Un film e una chiacchierata per rievocare la storia di una band che ha segnato indelebilmente il panorama della musica rock alternativa italiana di fine anni Ottanta-primi anni Novanta, tanto da essere scelta pure da un gigante come Nick Cave per aprire il suo concerto milanese dell’epoca. Un appuntamento che si terrà in un luogo che è stato una delle ’case’ e dei punti di riferimento di quel gruppo, tanto da essere presente anche nel documentario che verrà proposto. Martedì alle 21 al Bloom di Mezzago serata dedicata ai Carnival of Fools, la storica band guidata dal cantante Mauro Ermanno Giovanardi (nella foto) che fu centrale nel panorama indipendente milanese di fine anni ‘80. Verrà proiettato il film documentario “Jesus loves the Fools - Un carnevale dei pazzi, dei sedotti e degli abbandonati - The Carnival of Fools Story“ girato da Filippo D’Angelo, Dimitris Statiris e dallo stesso Giovanardi.
Novanta minuti di pellicola che ripercorrono la scena musicale indipendente degli anni ‘80 e la parabola dei Carnival of Fools, con la voce narrante di Giovanardi e con le parole e i ricordi di artisti come Manuel Agnelli, Violante Placido, Cristina Donà, Hugo Race, Giacomo Spazio, Max Donna, Ermanno Gomma Guarneri, Davide Sapienza e molti altri. Dopo la visione il film verrà discusso in sala da Dimitris Statiris e da Mauro Ermanno Giovanardi, che dialogheranno con Luca Levati e altri ospiti. Il documentario racconta quell’avventura musicale durata poco più di un lustro, alternando interviste, filmati live, foto e locandine dei concerti: ci si potrà così calare nel mondo e negli umori culturali da cui tutto nacque, in una Milano in cui si cercava di creare un’alternativa alla musica italiana ’sanremese’, alle ormai ripetitive strade dei cantautori e al vuoto lasciato dai gruppi più sperimentali degli anni ‘70. Da quel fermento, dalla nuova etichetta Vox Pop partì l’epopea dei Carnival of Fools, nome preso da una poesia di Patti Smith, cuore e mente la figura di Giovanardi, già noto nella scena underground, e un gusto per il rock tinto di blues e new wave, capace di esplorare gli angoli più nascosti dell’animo umano. Un Ep, a cui collaborò anche Agnelli, in procinto di dare il via alla saga degli Afterhours, e due album all’attivo, la band si sciolse nel 1994, quando Giovanardi avviò l’avventura dei La Crus. Biglietto d’ingresso 7 euro, ridotto a 5 euro per gli over 65 e a 4 euro per gli under 26.