Tra le tante storie di disagio intercettate dagli operatori del Comune, la vicenda di Agnese (nome di fantasia), giovane donna che ha deciso di denunciare il suo ex convivente, dopo anni di sudditanza psicologica. Sulle prime si è rivolta alle Forze dell’ordine di Milano che l’hanno indirizzata alla Sala ascolto di Monza. Il peso delle continue vessazioni aveva istillato nella giovane una serie di sentimenti contrastanti, tra senso di inadeguatezza, paura, ansia che avevano minato profondamente la sua austostima e capacità di relazionarsi, fino a causarle ansia anche nel presentarsi al lavoro. Finalmente è approdata allo sportello monzese, dove si è sentita accolta e ha iniziato un percorso con educatori e assistenti sociali. Al termine, ha avuto desiderio di inviare una mail ringraziando per l’aiuto che le aveva permesso, fra l’altro, di tornare al lavoro e riprendere la sua ita. "Il caso - fa osservare Manuela Agnello, direttore dei Servizi sociali - è rilevante, perché fa emergere l’importanza del lavoro di raccordo tra i servizi dello stesso territorio e di territori diversi".
CronacaAgnese, donna vessata. Ora è tornata a vivere