FABIO LUONGO
Cronaca

Al Bloom suona pure Dante. Un film muto sull’Inferno

A Mezzago anche una serata dedicata a Mimmo Lucano e a Riace un evento dedicato ai ragazzi migranti e un mini-festival del punk.

A Mezzago anche una serata dedicata a Mimmo Lucano e a Riace un evento dedicato ai ragazzi migranti e un mini-festival del punk.

A Mezzago anche una serata dedicata a Mimmo Lucano e a Riace un evento dedicato ai ragazzi migranti e un mini-festival del punk.

La sonorizzazione dal vivo di un kolossal del cinema muto di inizio ‘900 che mette in scena l’Inferno dantesco. Un evento dedicato al rap che racconta storie di ragazzi migranti. E ancora, la potenza travolgente del punk e del noise-rock in un mini-festival che farà tremare i muri del centro multiculturale mezzaghese. Senza dimenticare un film sulla storia di Riace e Mimmo Lucano e una giornata, tra pellicole e mercatini, a sostegno delle popolazioni di Gaza. Sarà una settimana fitta di appuntamenti al Bloom di Mezzago. Si comincerà oggi alle 21 con la proiezione del pluripremiato documentario di Shu Aiello e Catherine Catella “Un Paese di Resistenza“, che narra la vicenda di Mimmo Lucano e del paese di Riace. A introdurre la visione saranno la produttrice Serena Gramizzi e Giovanna Procacci del Comitato Undici Giugno Milano.

Giovedì alla stessa ora toccherà alla sonorizzazione dal vivo del film del 1911 “L’Inferno - Decimo Cerchio“ di Giuseppe de Liguoro, Adolfo Padovan e Francesco Bertolin, primo vero lungometraggio del cinema italiano e primo esempio di cinema fantastico nel nostro Paese: il trio de I Sincopatici (foto), dedito alla sonorizzazione dei capolavori del cinema muto, e il cantante, attore e compositore Claudio Milano daranno “corpo acustico“ alla pellicola col pianoforte, il sintetizzatore e la cetra da tavolo di Francesca Badalini, il basso di Andrea Grumelli e la batteria e le percussioni di Luca Casiraghi. Biglietto 10 euro. Venerdì alle 22 il palco di via Curiel accoglierà “Non solo Rap“, l’evento finale del progetto “Rap-Art“: a esibirsi sui ritmi hip hop saranno le voci e le storie di ragazzi migranti accolti a Giromondo, comunità della cooperativa sociale La Grande Casa. Attraverso il linguaggio del rap i giovani hanno trovato il modo e la forza di raccontare le loro esperienze vissute. Ingresso libero. Ritmi completamente diversi sabato alle 21.30 con il “Nero di Nebbia Fest“, festival con 4 band d’impatto: ci saranno il noise-rock degli OvO, il punk-rock a tinte sludge dei Baratro, il punk hardcore degli Apoptosi e il mix di rock e blues di Little Albert. Ingresso 15 euro. Domenica dalle 16 “Dove piangono gli ulivi“, giornata a sostegno delle famiglie della Striscia di Gaza.