Rimane in sospeso il tetto del Liceo classico Zucchi di Monza. E non nel senso che si sia sollevato dalle pareti - per quello, anzi, è stato ampiamente rinsaldato -, ma per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione che lo hanno recentemente interessato, completati per tre quarti ma con un ultimo quarto ancora da ultimare, all’altezza della facciata frontale. È questa porzione finale di tetto che da qualche tempo sta dando problemi, come denunciato in consiglio comunale dal consigliere di Forza Italia, Massimiliano Longo, con "un intonaco che qualche tempo fa si è sfaldato, cadendo a terra, nonostante i ponteggi posti sul tetto" e sotto cui erano state poste "transenne per evitare il passaggio di persone sotto quella zona pericolosa, ma che sono già state spostate e messe adiacenti alla facciata dell’edificio". Il problema per il mancato completamento dell’opera è sostanzialmente una questione di soldi. "Ad occuparsi del rifacimento del tetto è la Provincia, che aveva inizialmente stanziato circa 800mila euro per l’opera – spiega il sindaco di Monza, Paolo Pilotto –. Arrivati ai tre quarti di rifacimento i soldi sono finiti perché mano mano si sono aggiunte spese non previste per il consolidamento delle pareti dei tre lati del tetto già ristrutturato, che hanno portato la spesa complessiva a più di un milione di euro".
"Parliamo di una costo molto oneroso perché il tetto dello Zucchi è a due falde per ogni lato, quindi in tutto ha 8 falde da sostituire – chiarisce il sindaco –. Si potrà procedere appena si sblocca un nuovo stanziamento". La questione da chiarire è inoltre in merito alla gestione del Liceo. "Ancora manca l’atto di passaggio dell’istituto alla Provincia – continua Pilotto –, almeno per quanto riguarda questa sede del Classico, perché invece quella del Musicale di via Marsala è già sotto la cura dell’ente provinciale, così come tutte le altre scuole superiori pubbliche monzesi". Da qui la spiegazione di cosa stia determinando le lungaggini sulla definizione del passaggio di gestione: "Il palazzo dello Zucchi non include solo la scuola, ma anche la biblioteca civica, la biblioteca dei ragazzi e alcuni uffici comunali. Le quote di edificio che ospitano questi servizi comunali dovranno rimanere al Comune, e quindi si tratta ancora di definire con precisione i millesimali di responsabilità dell’uno e l’altro ente".
"Non è da questa situazione però che deriva il ritardo sul tetto, come ho spiegato", precisa ancora il primo cittadino. La difficoltà nel reperire i fondi da parte della Provincia può derivare dagli sforzi economici notevoli che l’ente ha elargito nell’ultimo anno per la messa in sicurezza di tante scuole monzesi e brianzole e per l’apertura del nuovo indirizzo Coreutico proprio del liceo Zucchi, in affiancamento al Musicale di via Marsala. Solo questa estate, dalla sede provinciale di via Grigna, sono stati investiti 4,5 milioni per interventi di ristrutturazione di 6 istituti scolastici di Monza e Brianza (il Levi e il Bassi di Seregno, il Marie Curie di Meda, il King di Muggiò e il Ghandi di Besana Brianza) e per il nuovo indirizzo zucchino, che potrà essere una realtà per il prossimo anno scolastico. La Provincia si sta confrontando con il Comune per la realizzazione di questa struttura e anche di due palestre scolastiche destinate agli studenti, ma utilizzabili anche oltre l’orario scolastico. Per il prossimo biennio, però, ci sono altri 10 milioni di euro sul piatto per interventi manutentivi delle scuole: un lotto in cui potrebbe candidarsi a rientrare il tetto dello Zucchi. Attualmente i lavori per i prossimi due anni interessano 21 istituti e riguardano la realizzazione di cappotti esterni, la coibentazione della copertura, la sostituzione di serramenti e centrali termiche.