
Le antiche cascine e le vecchie case a corte, le fornaci e i laghetti formati dalle cave d’argilla, come a...
Le antiche cascine e le vecchie case a corte, le fornaci e i laghetti formati dalle cave d’argilla, come a Cavenago dove oggi sorge l’oasi naturalistica Le Foppe. E poi le vicende di campane e campanari legate ai campanili del Vimercatese e di altri luoghi della Brianza. Due serate dedicate alla storia del territorio e al suo paesaggio rurale, in un viaggio tra racconti, testimonianze e documenti d’epoca. È il doppio appuntamento organizzato nell’auditorium di via Pertini a Bernareggio dall’Università del Tempo Libero e che avrà per protagonista l’associazione Amici della Storia della Brianza. Oggi alle 20.45 l’architetto Giorgio Federico Brambilla parlerà di “Cascine e case a corte: il caso di Concorezzo”. Lo farà partendo dal corposo libro che ha realizzato sul tema, un testo che ha coinvolto l’Archivio storico locale e una ventina di testimoni.
Il racconto riguarderà anche le 4 fornaci di mattoni che esistevano a Concorezzo, una delle quali cavava l’argilla a Cavenago, lasciando grandi buche dove si formavano naturalmente dei laghetti, là dove oggi c’è l’oasi Le Foppe. L’ingresso è libero. Martedì 6 maggio sempre Brambilla guiderà ne “Il paesaggio dei campanili della Pieve di Vimercate, storie campane e campanari”. Già autore di un libro sul “Paesaggio rurale, cascine e case a corte del Parco Molgora e della Brianza vimercatese”, Brambilla presenterà l’avvio della sua nuova ricerca sui campanili come segni distintivi del paesaggio brianzolo. Si racconterà pure di come venivano suonate le campane fino agli anni ‘60, quando l’elettrificazione ha segnato la scomparsa della figura del campanaro. All’incontro parteciperanno due rappresentanti del Gruppo campanari “Tocchi e rintocchi” di Desio.
F.L.