ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Allevi-Pilotto, scintille in Consiglio: "Accordo che danneggia il Comune"

L’ex primo cittadino attacca. Ma il sindaco tira dritto e difende le scelte

L’ex primo cittadino attacca. Ma il sindaco tira dritto e difende le scelte

L’ex primo cittadino attacca. Ma il sindaco tira dritto e difende le scelte

Accesa la discussione in Consiglio comunale sulla variante al Pgt per i nuovi studentati, seppur limitata a due figure: l’ex sindaco Dario Allevi e l’attuale sindaco Paolo Pilotto. L’ex primo cittadino non ha contestato la qualità del servizio che verrà reso ai cittadini dopo la riqualificazione, bensì l’iter stesso che ha portato al nuovo accordo, avviatosi dopo la chiusura del precedente Accordo di programma nel dicembre 2022 (tra Regione Lombardia, Comune di Monza, Agenzia del Demanio, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate), che è decaduto portandosi con sé la mancata realizzazione della caserma della Guardia di Finanza, del palazzo dell’Agenzia delle Entrate e di altre sedi utili a Regione e Provincia.

Una chiusura, che secondo l’ex sindaco, ha determinato un’evoluzione che "asseconderebbe i continui cambiamenti programmatici e progettuali del Demanio", e "pregiudizievole per il Comune di Monza", il quale in questo modo sancisce "la rinuncia tombale alle reciproche posizioni creditorie, rinunciando a qualsiasi dei beni che il Demanio si era impegnato a dare in compensazione". Allevi contesta anche l’attuale accordo con l’operatore privato che prevede a suo carico la realizzazione di opere per 23 milioni e 596mila euro "a titolo di liberalità che non costituisce assolutamente per esso un’obbligazione, per cui il mancato adempimento non sarebbe né perseguibile giudizialmente né altrimenti coercibile".

Totalmente differente il punto di vista del sindaco Pilotto, il quale ha sottolineato come la chiusura dell’Accordo fu voluta da tutti gli enti coinvolti, per il cambiamento delle esigenze in essere (innanzitutto in previsione della futura fermata di metropolitana M5). "Oggi è il Demanio ad avere in carico la progettazione di comandi e caserme della Guarda di Finanza, che prima non aveva – puntualizza –, per cui sarebbe stata una leggerezza imputare al Comune una spesa di 20 milioni di euro per la sua edificazione". Il primo cittadino difende la scelta di aver portato avanti la pendenza del soggetto privato rispetto al precedente Accordo, che ha permesso lo sviluppo di un accordo procedimentale che ha permesso al Comune il riconoscimento di un impegno economico di 9.446.701 euro.

A.S.