FABIO LUONGO
Cronaca

Come nasce l’amaro di Monza? La famiglia del “munsciasc” ritrova la ricetta scritta 50 anni fa dal papà

Michela e Beatrice Cirla hanno ereditato la storica drogheria di famiglia. "Tra le scartoffie c’era un foglio scritto a mano oltre 50 anni fa, così è nato il “Bàrbisòn”

Michela Cirla gestisce l’omonima drogheria di via Zucchi, nel centro storico di Monza, insieme alla sorella Beatrice

Lo spirito di Monza racchiuso in un liquore. Storia, tradizione e passione artigianale che prendono la forma, e soprattutto il gusto, di un nuovo amaro. È quello che è successo quando le titolari di una storica drogheria monzese hanno ritrovato, scartabellando fra le vecchie carte di famiglia, un’antica ricetta del padre, che impiegava le spezie vendute allora alla clientela. Quelle indicazioni, affidate alle mani di una distilleria del territorio, si sono trasformate in un amaro che prima non c’era, dedicato al droghiere “munsciasc“ per eccellenza e alla sua città.

Così è nato il “Bàrbisòn“, l’amaro di Monza. Un dono fatto al capoluogo brianzolo e alla memoria di uno dei suoi negozianti più conosciuti, una vera e propria istituzione, uno dalla cui bottega sono passate generazioni di monzesi. E che proprio bàrbisòn, ossia baffone, era soprannominato affettuosamente dai suoi clienti, per via dei lunghi baffi.

Lui era Ugo Cirla, una vita trascorsa dietro al bancone della Drogheria Cirla di via Zucchi. Il bàrbisòn è mancato all’inizio dello scorso anno e ora le figlie, che ne portano avanti l’attività, terza generazione della famiglia dopo il papà e il nonno, hanno deciso di ricordarlo in questo modo, donando a Monza, a cui sono particolarmente legate, il suo primo amaro, un prodotto che si possa identificare con la città.

"L’idea – racconta Michela Cirla, che gestisce insieme alla sorella Beatrice la drogheria – è nata frugando tra i vecchi ricordi di famiglia: quest’anno il negozio compie 60 anni di attività e guardando nelle varie carte e scartoffie abbiamo trovato una ricetta di nostro padre scritta a mano. È una ricetta del 1970, un intruglio che mio papà faceva, uno dei suoi esperimenti casalinghi con le spezie e le erbe secche che si vendevano una volta e che aveva in negozio. Lo abbiamo rielaborato e reso commerciabile: ne è scaturito un amaro gustoso, leggero, che può piacere a tutti, pensato per essere condiviso".

Radice di liquirizia, menta piperita, rabarbaro, cardamomo e china, questo il mix di spezie, erbe e profumi che sanno di ricordi lontani e che oggi hanno dato vita a un amaro amaricante.

Un liquore digestivo e rinfrescante, che vuole unire intorno alla tavola e ispirare condivisione, invitare a intrattenersi con le persone a cui si vuol bene. "Nostro padre ci ha insegnato a non correre – ricorda Beatrice –. Il cliente entrava nella nostra drogheria e qui avveniva la magìa di quel chiacchierare intimo e familiare con il bàrbisòn, che diventava amico sincero, confidente". L’amaro sarà una produzione a tiratura limitata, con bottiglie numerate.

“Lo abbiamo realizzato con un micro opificio di Mariano Comense, l’Opificio Cattaneo, che produce liquori artigianali – spiega Michela –. Ci siamo affidati a loro perché così è fatto proprio sul territorio, ci piaceva l’idea di un prodotto che fosse tutto creato qui, senza rivolgerci chissà dove. In questo modo anche Monza adesso ha un suo gift, un suo prodotto alimentare caratteristico che si può acquistare, che può essere regalato, e che porterà il nome della città in giro per l’Italia".

Per festeggiare l’arrivo del Bàrbison verrà organizzata una degustazione domenica 1 ottobre: dalle 15.30 alle 18.30 tutti quelli che passeranno dalla drogheria di via Zucchi potranno provarlo, accompagnato da una selezione di cioccolato. Quella sarà anche un’occasione per celebrare l’attribuzione, da parte della Regione, del riconoscimento di Attività storica, ricevuto dalla Drogheria Cirla proprio quest’anno, in occasione dei 60 anni trascorsi da quando, nell’ormai lontano 1963, l’attività aprì i battenti nel cuore di Monza. Oggi scaffali e cassetti che un tempo ospitavano spezie, aromi e infusi danno spazio anche a prodotti colorati, ma sempre e comunque artigianali, nel nome della stessa passione di allora, in equilibrio tra capacità di rinnovarsi e voglia di trasmettere valori e insegnamenti della tradizione.