STEFANIA TOTARO
Cronaca

Appalti su misura per la zarina, in 3 a processo

Sotto accusa gli allora vertici dell’Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate Pietro Caltagirone, Isabella Galluzzo e Gennaro Rizzo

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di Stefania Totaro

Alla sbarra tre responsabili dell’ex Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate nell’ambito dell’inchiesta ‘Smile’ della Procura di Monza che è costata la condanna a 12 anni di Lady Sorriso, Maria Paola Canegrati. Al processo vogliono costituirsi parti civili la Regione Lombardia, l’Azienda Ospedaliera brianzola e l’Ordine dei medici della Provincia di Monza e Brianza. La vicenda giudiziaria della corruzione per i service odontoiatrici privati nelle strutture sanitarie pubbliche è scoppiata nel 2016 e costò l’arresto della zarina delle dentiere insieme all’allora presidente della commissione sanità di Regione Lombardia Fabio Rizzi. La Canegrati, dopo la condanna in primo grado a 12 anni, ha patteggiato altri 3 anni di pena per il secondo troncone dell’inchiesta per le accuse di bancarotta fraudolenta e truffa ai danni dello Stato. Oggi di corruzione e turbativa d’asta devono rispondere il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate nel 2015 Pietro Caltagirone e l’allora direttrice amministrativa Isabella Galluzzo, mentre solo di turbativa d’asta l’allora responsabile dell’ufficio appalti Gennaro Rizzo. "Un’attiva partecipazione nella formazione di un bando illegittimo e farcito di clausole e di termini palesemente pregiudizievoli e univocamente orientati a favorire la Canegrati", è la presunta responsabilità penale addebitata nell’ordinanza dal gip del Tribunale di Monza Emanuela Corbetta a Pietro Caltagirone e Isabella Galluzzo, che allo scoppio dell’inchiesta della pm Manuela Massenz avevano ricevuto l’obbligo di dimora nell’operazione eseguita dai carabinieri sullo scandalo degli appalti milionari alla regina delle protesi. "Caltagirone era il consapevole firmatario del bando e Galluzzo non esitava a corredarlo di parere favorevole" si legge nell’ordinanza. Sono stati Caltagirone e la Galluzzo nell’aprile 2015, alla scadenza dell’appalto, a fare partire la nuova gara per l’affidamento del servizio di assistenza specialistica di odontoiatria da prestarsi presso i Centri Odontostomatologici dell’Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate per un periodo di 60 mesi, per un importo complessivo di 74 milioni di euro. L’obbligo di dimora era scattato anche per Gennaro Rizzo, imputato in quanto responsabile unico del procedimento di gara di appalto del 2015. Accuse negate dagli imputati, che hanno scelto il dibattimento per dimostrare la loro innocenza.