
La protesta dei ciclisti davanti a Villa Reale
Monza – Momento di grande partecipazione e commozione ieri pomeriggio davanti alla Villa Reale: il movimento cicloambientalista Fiab Monza in bici ha organizzato un presidio dopo l’incidente, avvenuto nelle vicinanze della Reggia, costato la vita ad Aristide Frascadore, ciclista di 91 anni.
“Vogliamo condividere la sensazione di sgomento per il tragico incidente - hanno detto gli attivisti -. Non ci interessa sapere chi ha torto o ragione, vogliamo strade a misura di persona e una cultura diversa perché l’errore umano può sempre capitare”. La persona deceduta transitava in bicicletta ed è stata travolta da un camion. “Vogliamo manifestare solidarietà alla vittima - ha scritto Saveria Fontana, presidente di Monza in bici - e sensibilizzare tutti i cittadini sulle criticità della viabilità monzese. Quella sulla sicurezza stradale è una battaglia di civiltà che ancora oggi poche persone prendono sul serio, imbevuti come siamo, quasi tutti, di una cultura auto-centrica che ha dominato per molti, troppi anni, e che ha guidato progettazioni di strade pensate solo per le macchine che spesso si muovono a gran velocità e con automobilisti che pretendono di parcheggiare ovunque”.
I cicloambientalisti di Fiab sentono il peso di scardinare questa mentalità dell’auto e della fretta, come una sorta di missione della loro associazione, avvertendo fortissime resistenze. Soprattutto a Monza, come osservano alcuni ciclisti, le strade sono fatte solo per le auto: le piste ciclabili e i marciapiedi sono poco sicuri. La Provincia di Monza e Brianza sta completando il nuovo piano della mobilità ciclistica, presentato nei giorni scorsi ai tecnici comunali e ai cittadini, per il quale è possibile inviare osservazioni e contributi entro fine mese.
“Durante il convegno di presentazione - fa osservare Monza in bici - il Comune di Monza è stato definito ‘maglia nera’ della provincia, perché confrontando i dati raccolti sul patrimonio infrastrutturale è emerso che rispetto agli altri comuni della Brianza ha uno dei più alti tassi di incidentalità, anche se non mortali, del periodo 2020-2022 e il più basso numero di chilometri di piste ciclabili, in rapporto ai residenti. Speriamo che questo gap si possa colmare e che i cittadini monzesi possano cogliere il valore degli interventi in favore della ciclabilità quando vengono fatti”.
Come sottolineano i cicloambientalisti, quello che le persone possono fare fin da subito è scegliere di muoversi in bici oppure in treno.