
Anthony Emery Armstrong (Radaelli)
Monza, 17 ottobre 2014 - La notizia è buona, soprattutto per i giocatori, ma anche per i tifosi biancorossi. La prima tranche degli stipendi è stata pagata ieri, nel primo pomeriggio, quindi poche ore prima la dead-line che avrebbe fatto scattare le penalizzazioni. Quindi la classifica è salva e questa sera si potrà pensare in tutta tranquillità al calcio giocato e, magari, a vincere l’attesissimo derby televisivo contro la capolista Como. A darne la notizia in una conferenza stampa last-minute (è stata convocata in mattinata) il direttore generale Mauro Ulizio. C’era sololui ieri pomeriggio allo stadio Brianteo per cercare di fare chiarezza sulla situazione un po’ ingarbugliata che si sta vivendo a Monza. Solo contro tutti. Di proclami a cui la nuova proprietà ci aveva abituato fino a poco tempo fa durante le conferenze stampa non ne sono stati fatti. Anzi. Due le questioni principali oltre a quella degli stipendi, subito risolta. L’istanza di fallimento depositata dallo studio di architettura che si sta occupando del progetto di ristrutturazione del Brianteo e le vicende legate alle società del patron Armstrong.
E Ulizio non va giù per il sottile («sono state scritte stronzate…») e fa riferimento, addirittura, a un disegno ben preciso ideato per colpire la società. «Sono notizie che arrivano dall’interno, c’è qualcuno che ci vuole male. Sono state scritte in maniera troppo dettagliata, sicuramente la fonte è una persona legata alla società che sa certe cose e che è in contatto con qualche giornalista e vuole il male del Calcio Monza, pilotando le notizie ad arte…». Ma la società non corre il rischio di fallire: «A questo professionista era stato chiesto di aspettare un po’, avremmo onorato le spettanze. Però qualcuno lo ha convinto a presentare questa istanza che però nei giorni scorsi abbiamo sistemato e pagato». E i debiti coi fornitori? «Chi non li ha in Lega Pro? – chiede Ulizio alla platea di giornalisti – Gradualmente, in base ai flussi di denaro che entreranno in società, li pagheremo. Certo che se tutti fanno istanza di fallimento allora le cose cambiano…». Capitolo Armstrong. Che, conferma Ulizio, è stato in Italia un paio di giorni senza però mai incontrare la squadra.
«Sapete la prima cosa che mi ha detto quando ci siamo visti? “Trovami un imprenditore che mi dà un euro e gli vendo la società. Quando ho rilevato questo club il fallimento era dietro l’angolo, ci ho messo di mio cinque milioni di euro e questo sarebbe il trattamento che mi merito? Sono stato giudicato e insieme condannato. Ma cos’ho fatto di male al Monza?”». Armstrong è già partito verso un Paese straniero, oggi, ovviamente non sarà allo stadio «ma tiene tantissimo alla squadra» precisa Ulizio il quale sottolinea come il contatto col patron sia quotidiano. E chi già pensa agli stipendi del prossimo trimestre si metta il cuore in pace; come avveniva lo scorso anno, la società li pagherà l’ultimissimo giorno utile. Sempre con l’acqua alla gola…