STEFANIA TOTARO
Cronaca

Arrivano accuse di maltrattamenti. Stalker dei servizi sociali in cella

Salta la messa alla prova per 14 mesi ai servizi di pubblica utilità, ad aiutare Legambiente per 4 ore alla...

Il pregiudicato aveva molestato le dipendenti dei servizi sociali e si era ribellato anche ai controlli dei carabinieri

Il pregiudicato aveva molestato le dipendenti dei servizi sociali e si era ribellato anche ai controlli dei carabinieri

Salta la messa alla prova per 14 mesi ai servizi di pubblica utilità, ad aiutare Legambiente per 4 ore alla settimana, per lo stalker dei servizi sociali, che per la resistenza a pubblico ufficiale ora è stato condannato alla reclusione. Il 38enne di Carate Brianza è salito alla ribalta delle cronache per avere perseguitato 4 impiegate dei servizi sociali del Comune dell’Area Minori e Famiglie. Per questa vicenda l’uomo è già stato condannato a 2 anni di reclusione col rito abbreviato e il risarcimento dei danni di 3mila euro ciascuno alle tre parti civili. Pena che in appello è stata ridimensionata e ora si va verso il ricorso in Cassazione. L’uomo, con svariati precedenti per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti, aveva ottenuto la messa alla prova per l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale perché durante una perquisizione a casa sua ha tentato di ostacolare l’accesso dei militari per poi aggredirli.

Una misura favorevole all’imputato, che può estinguere il reato se il programma viene concluso positivamente, ma che il giudice ha revocato dopo che nei confronti del 37enne sono arrivate l’accusa di maltrattamenti in famiglia e poi nei confronti della figlia 18enne avuta da una precedente relazione. La nuova sentenza è diventata di 14 mesi di reclusione. Per i maltrattamenti in famiglia, che hanno spinto il Tribunale dei Minorenni a disporre l’allontanamento da casa della compagna e dei loro 4 figli minori, il 38enne voleva patteggiare un’altra volta la pena convertita in lavori di pubblica utilità, invece ha dovuto patteggiare 2 anni di detenzione domiciliare come concesso dalla riforma Cartabia sulla giustizia per accorciare i tempi dei processi e svuotare le carceri.

S.T.