È da anni che i residenti di Sant’Albino combattono contro le puzze. Estati rintanati in casa, con i sistemi di condizionamenti spenti perché i miasmi arrivavano persino attraverso i filtri, con le finestre chiuse. Post sui social e sulla chat per raccontare le notti insonni di persone che, a causa delle puzze avevano anche problemi respiratori, mal di testa, bruciore agli occhi e alla gola. Qualcuno è finito in pronto soccorso. Il Comitato di quartiere di Sant’Albino è un “veterano“ in tema di puzze: una battaglia iniziata nel 2014 e ancora oggi in corso contro l’azienda Asfalti Brianza di Concorezzo che produce asfalto per le strade. I residenti, poi costituiti in Comitato di quartiere, si sono rivolti a più riprese al Comune (di Monza e di Concorezzo), ad Ats, all’Arpa, alla Provincia, alla Regione, alle associazioni ambientaliste. Continue telefonate ai carabinieri, la raccolta di centinaia di segnalazioni indicando orario e il tipo delle puzze percepite, consulti (anche a proprie spese) con esperti. Il Comitato di Sant’Albino ha sempre posto l’attenzione soprattutto sul rischio di emissioni di sostanze cancerogene: da qui la richiesta di chiudere l’azienda e di trasferirla. Ma anche dall’ultimo controllo di Ats e Arpa è emerso che non ci sarebbero problemi di salute, ma solo di puzze. Dalle verifiche eseguite da Ats e Arpa e presentate all’inizio di agosto in Prefettura: "La qualità dell’aria è la stessa del resto del territorio e dell’hinterland di Milano". Nel frattempo, come disposto dalla Provincia per la ditta di Concorezzo stop all’attività fino al 30 settembre.
B.Api.