La ruspa c’era, ma non è stata necessaria: il vicepremier Matteo Salvini, ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, per inaugurare i lavori lungo la Ss 36, da tutti più conosciuta semplicemente come la Valassina, si è limitato ai sorrisi e a qualche stretta di mano. Il ministro Salvini si è presentato nel pomeriggio nella sede del cantiere allestito a Fornaci di Briosco, unica parte monzese dei lavori che si svilupperanno fino a Civate. Presente a questa breve cerimonia anche la prefetta, Patrizia Palmisani, il consigliere regionale Alessandro Corbetta, Marina Romanò in rappresentanza della Provincia di Monza e Brianza e il sindaco di Briosco, Antonio Verbicaro. Con loro anche Nicola Prisco (responsabile struttura territoriale Lombardia dell’Anas) e Aldo Isi (commissario straordinario di governo). "Questo è un regalo di Natale – ha commentato il vicepremier –. La collettività attende questo cantiere da almeno vent’anni. Quando la Lega aveva proposto la candidatura per le Olimpiadi di Milano Cortina, dietro l’aspetto sportivo c’era anche l’ammodernamento delle infrastrutture. La Valassina ha il primato di strada più trafficata d’Italia, insieme al raccordo anulare di Roma, ed è anche una delle più pericolose. Questi lavori permetteranno di metterla finalmente in sicurezza".
"Il finanziamento complessivo di 75 milioni – ha commentato Prisco – ci permetterà innanzitutto di arrivare fino a Civate (Lecco) con la terza corsia. La strada oggi è molto pericolosa. Essendo anche molto utilizzata dagli automobilisti, in qualsiasi fase di cantiere saranno garantite due corsie per ogni senso di marcia. Faremo solo alcuni restringimenti. L’impatto sul traffico ci sarà, ma sarà minore". Per la Brianza monzese l’opera è di particolare importanza, anche perché consente di migliorare la sicurezza del curvone di Briosco che, negli anni, si è distinto per la sua pericolosità. "Un progetto di fondamentale importanza – commenta Corbetta –. Devono essere veloci anche i tempi: l’opera serve entro la fine del 2025". Salvini, intanto, rilancia: "Questa è solo la prima parte, perché serve per le Olimpiadi. Il nostro impegno però non finisce qui. Conclusi questi lavori, continueremo a investire su questa strada".