CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Assediati da traffico e cantieri: "La nostra vita ad ostacoli alle porte del centro di Monza"

I lavori in corso nei condomini della zona sacrificano i già pochi parcheggi a disposizione. La disperazione dei commercianti e la denuncia degli abitanti sul degrado sotto casa.

Assediati da traffico e cantieri: "La nostra vita ad ostacoli alle porte del centro di Monza"

Via Volta, via Rivolta e il quartiere di San Biagio. Un tutt’uno con il quartiere Cazzaniga, in pratica una realtà a sé, cresciuta da circa due secoli come raccordo tra il centro e il Parco, attorno alla chiesa parrocchiale di San Biagio. Negli ultimi anni si sono accumulati problemi che rendono la vita di quartiere più difficile. "Da quando ci sono i cantieri – spiega Stefano Galbiati, negoziante di via Volta e consigliere comunale – è diventato impossibile parcheggiare. Per questo abbiamo chiesto che l’estensione delle strisce blu avvenga almeno al termine dei lavori di privati in atto qua e là nelle nostre vie". Il cantiere di via Cantù durerà circa un anno, altrettanto quello in via Rivolta. Divieto anche in via Tommaso Grossi per i lavori di apertura del Palazzo del lavoro nella ex sede della Provincia. "Negli ultimi sei mesi – spiega Galbiati – nella zona ci sono 60 posti auto in meno. Noi commercianti siamo disperati, nessuno si ferma a fare acquisti".

Altro tasto dolente riguarda l’igiene e il decoro della zona: la demolizione della ex Pastori e Casanova ha dato il via libera a ratti e anfibi che si erano annidati nello stabile e che ora circolano liberamente verso i condomini di via Tommaso Grossi, via Volta e via Rivolta. All’indice anche i tre lampioni spenti della zona lungo il muro del collegio Villoresi San Giuseppe, i due su via Borghetto e altri quattro su via Sempione all’angolo con via San Gottardo. Le vie sono buie e abitanti e commercianti non si sentono sicuri ad uscire alla sera, anche rientrando dal lavoro. Continuano la lista del degrado i residenti, ricordando la piccola area verde in via Sempione, di fronte al civico 5, piena di bottiglie e di immondizia di ogni genere. Una piccola porzione dell’area è gestita da un commerciante che si occupa della manutenzione, ma il resto - di competenza pubblica - non viene curato. Secondo i residenti la cura della città si vede in tutti gli spazi verdi e le aree, non soltanto nel salotto buono destinato al passeggio domenicale. Via Volta, via Rivolta e via Borghetto costituiscono una zona di transito che dalla zona residenziale attorno al Parco porta verso il centro.

All’apparenza è una zona a tratti tranquilla, poi quando scatta il verde al semaforo che da via Donizetti attraversa viale Cesare Battisti per entrare in via Volta, viene improvvisamente inondata da una fila interminabile di auto di grossa cilindrata che sfrecciano a tutta velocità verso il centro. Tutti hanno fretta e l’attraversamento, anche sulle strisce pedonali, diventa pericoloso. I residenti chiedono che vengano messi dossi o rilevatori di velocità per rallentare il traffico. La zona cambia fisionomia a seconda delle ore del giorno. È più tranquilla nelle ore centrali, mentre viene presa d’assalto da una marea di auto in doppia fila negli orari di entrata e di uscita dalle scuole. Poi si sa, i genitori si fermano a fare capannello e a prendere un aperitivo, momento di pausa fra le incombenze della giornata, ma le vie vengono letteralmente sommerse di auto, data l’alta concentrazione di scuole: la primaria Volta, il collegio Villoresi San Giuseppe e poco più in là verso San Biagio la scuola dell’infanzia Maria Bambina. La ricerca di un posto auto diventa selvaggia, tanto che i paletti dissuasori all’imbocco di via Tommaso Grossi sono stati praticamente divelti e ora vengono tenuti insieme dal nastro bianco e rosso.