STEFANIA TOTARO
STEFANIA TOTARO
Cronaca

Auto vendute ma non consegnate. Concessionaria sotto indagine

Un’altra concessionaria di auto in Brianza nel mirino della Procura e alla ribalta di Striscia la Notizia per vetture non...

Anche Striscia si è occupata del caso

Anche Striscia si è occupata del caso

Un’altra concessionaria di auto in Brianza nel mirino della Procura e alla ribalta di Striscia la Notizia per vetture non consegnate ai clienti. Nel 2017 era stata la volta della storica rivendita Antonini a Varedo, i cui titolari sono stati condannati per truffa e bancarotta fraudolenta. A distanza di 7 anni e a pochi chilometri di distanza, sotto la lente dei creditori è finita “Galimberti auto” di Verano. Sarebbero decine gli acquirenti che sostengono di essere caduti nella beffa di avere pagato senza ricevere quanto comprato. L’importo più basso versato per un’auto è un acconto di 1.500 euro, quello più alto di 24.700 euro. Si parla di un valore complessivo di quasi 300mila euro. Gli inviati di Striscia, sulla base delle prime segnalazioni, si erano recati una prima volta nel salone di via Battisti agli inizi del marzo scorso e il titolare aveva assicurato che avrebbe risarcito tutte le somme indebitamente percepite. Ma non è successo. L’inviato Max Laudadio è tornato il 24 marzo ma la situazione non è cambiata. Anzi, nel frattempo ai debiti si sarebbero aggiunti pure i protesti. Nel frattempo sono iniziate ad arrivare le denunce ai carabinieri. I verbali vengono inviati alla Procura, che ha aperto un fascicolo penale. Una vicenda per alcuni aspetti analoga si è recentemente conclusa al tribunale di Monza. Tutto era iniziato nel 2019 con l’arresto dei fratelli Giuseppe e Mauro Antonini, eredi dello storico commerciante multimarche di auto a Varedo, che sono stati condannati per bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita e per la truffa delle auto che venivano vendute a prezzi di mercato, ma ai clienti veniva proposto di applicare adesivi pubblicitari in cambio di un parziale sconto. Un ragionamento che non faceva una piega e che aveva spinto tante persone – circa 150 – ad acquistare un veicolo dagli Antonini. Una volta che il saldo arrivava sui conti correnti della concessionaria, però, i tempi per il ritiro iniziavano ad allungarsi a dismisura, fino allo scontato epilogo del fallimento.

Nel frattempo ai clienti che andavano a lamentarsi veniva offerto un bonifico delle somme versate, che però non sarebbe mai arrivato. Alcuni avevano ottenuto un finanziamento, continuando a pagare invano le rate. "Nessuna truffa perché alcune auto sono state consegnate ai clienti ed erano in corso i contratti per la pubblicità, ma poi tutto è stato messo in difficoltà dai problemi economici che hanno alla fine portato al fallimento della società", la versione degli Antonini.