MONZA, 17 gennaio 2025 – Due settimane fa, una rissa a bordo di un autobus si era conclusa con due vetri spaccati, la corsa interrotta a Sovico e il panico e la rabbia degli altri viaggiatori, costretti a scendere e a cercare un’altra soluzione per tornare a casa.
Ancora una volta, problemi si sono verificati, sempre sulla stessa linea (la 221) alla fermata di Robbiano, dopo Giussano, direzione Monza, dove alle 15 di mercoledì un ragazzo, per motivi imprecisati, ha preso a calci e pugni l'ultima porta in uscita posteriore, sfondandone il vetro. E poi è fuggito, con tutti gli utenti presenti rimasti stupefatti dal gesto e spaventati.
Come da prassi, il conducente ha fatto scendere tutte le persone presenti, lasciandole alla fermata ad aspettare un secondo bus.
“E ritornando in ‘fuori servizio’, l'azienda anche questa volta dovrà fare denuncia dell'accaduto e farsi carico di una spesa non indifferente”, fa notare Salvatore Russo, autista storico, ex consigliere comunale a Monza e paladino di lavoratori e passeggeri delle linee del trasporto pubblico brianzole.
“Io personalmente continuo a mettere in evidenza il problema, oramai il trasporto pubblico è preso di mira, sono all'ordine del giorno le aggressioni verbali ed anche fisiche, le devastazioni, gli atti violenti Bisogna urgentemente, inserire in alcune linee e in particolare in alcuni orari, misure e personale che facciano rispettare la sicurezza sui mezzi pubblici, per vigilare ed intervenire in caso di necessità. Il trasporto pubblico è sempre molto utilizzato dalle persone, in varie realtà e città, bisogna fare presto”. E la memoria torna a un altro episodio accaduto prima di Natale a Cinisello Balsamo, dove “un personaggio ha lanciato una bottiglia di vetro su un bus di linea, rompendo il vetro, con il rischio di provocare dei feriti, anche gravi. Dopodiché ha fatto perdere le proprie tracce”.
E non solo, ancora all’altezza di Cinisello Balsamo sempre prima di Natale, “un viaggiatore, mentre il conducente si trovava alla guida in marcia, gli ha strattonato il braccio, con il rischio di provocare un incidente anche gravissimo, per tutti gli utenti e per chi si trovava lungo il percorso del bus. Ogni giorno la situazione peggiora, ci vuole un cambio di direzione, immediato”.
Salvatore Russo fa anche una riflessione: “Intanto le aziende e i Comuni si chiedono, perché nessuno voglia più fare il conducente… però che si corra ai ripari, altrimenti la situazione rischia di diventare irrecuperabile”.