CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Autodifesa tra i banchi col metodo israeliano

Al liceo classico Zucchi studenti a lezione di Krav Maga con Giacomo Passoni. La disciplina di combattimento usata dall’esercito rassicura le ragazze

di Cristina Bertolini

La difesa personale entra al liceo classico Zucchi con il Krav Maga, la disciplina di combattimento usata dall’esercito israeliano. Raccogliendo la sensazione di insicurezza soprattutto delle ragazze, la professoressa Gabriellla Contegiacomo, coordinatrice di scienze motorie, ha promosso l’attivazione di un pacchetto di lezioni di autodifesa personale, come progetto pilota per la scuola, in collaborazione con Giacomo Passoni, coordinatore nazionale istruttori di Kma (Krav Maga Academy, diretta da Manuel Spadaccini). Il metodo israeliano è stato importato e adattato per i corsi di aggiornamento delle forze dell’ordine e declinato per i ragazzi degli ultimi anni delle scuole superiori, quelli che escono di più e più frequentemente alla sera. "Può capitare – spiega Giacomo Passoni ai ragazzi – che fuori da una discoteca qualcuno voglia scatenare una rissa per motivi futili. Per prima cosa non bisogna farsi vedere spaventati, dire di essersi sbagliati e cercare di chiudere la vicenda con tranquillità". Per i casi in cui la situazione degenera, ha insegnato ai ragazzi come liberarsi da una presa al braccio, due mani al collo da davanti e dietro, e a cosa fare attenzione in garage e nei luoghi a rischio. Ha suggerito poi ai ragazzi la tecnica di respirazione per scaricare l’adrenalina e riuscire a mantenere la freddezza necessaria per disimpegnarsi e poter scappare.

Passoni tiene corsi di autodifesa tutti i giovedì sera alla palestra della scuola Rubinovich di via Magellano, per giovani e adulti dai 14 anni in su. Ha attivato il minicorso in risposta a un bisogno realmente sentito dagli studenti, ma soprattutto dalle ragazze. "È vero – ammette Chiara di seconda liceo – capita che qualcuno voglia litigare per uno sguardo distratto alla ragazza di un altro o poco di più. Ricordo alle scuole medie le bande rivali alla periferia di Monza che non aspettavano altro che di scatenare la rissa. In alcune zone della città, all’imbrunire, preferiamo andare in gruppetti, oppure farci accompagnare dagli amici. A volte capita persino nel primo pomeriggio di vedere persone barcollare con in mano una birra e si preferisce cambiare marciapiede". Diverse le zone della città percepite come poco sicure: in primo luogo la stazione, corso Milano fino alla fontana di largo Mazzini, via Bergamo, i giardini vicino al sottopasso RotaGrassi, oppure quelli di via Pavoni. Giacomo Passoni si è laureato in giurisprudenza all’università Bicocca e svolto il tirocinio in tribunale. Nel frattempo ha studiato per anni con Manuel Spadaccini e poi frequentato il corso per istruttore.