
Undici classi della provincia alla finale nella sede di Monza di Assolombarda
Piccoli Archimede crescono, sviluppando l’arte della manifattura. Il progetto “Eureka! Funziona!” di Assolombarda – in collaborazione con l’Associazione insegnamento fisica (Aif) e l’Istituto italiano di tecnologia (Iit) – anche quest’anno ha proposto un concorso rivolto alle classi terze, quarte e quinte delle scuole primarie per far realizzare ai bambini giocattoli derivati direttamente dal loro ingegno. Il tema di questa tredicesima edizione è stato il magnetismo, ponendo dunque come condizione preliminare l’uso della forza magnetica per determinare la mobilità interna al gioco.
Alla finale di Monza e Brianza, svoltasi ieri nella sede di Monza di Assolombarda, hanno partecipato 11 classi della provincia: una terza, 4 quarte e 6 quinte. A trionfare nel gruppo terze e quarte è stata la 4C dell’istituto Manzoni di Lesmo, con il gioco “Calamithockey”. Per le quinte a vincere è stata la 5E della primaria Sant’Alessandro dell’Istituto comprensivo Koiné di Monza, con il gioco “Battivirus”.
I bambini, guidati dai loro insegnanti, hanno costruito i giocattoli partendo da un kit di materiale a loro fornito. Divisi in gruppi, hanno avuto 8 settimane per realizzare l’invenzione tecnologica. Nel corso dei lavori hanno potuto sviluppare l’attitudine al “problem solving” e un approccio interdisciplinare nel quale sono state applicate diverse materie, dalla matematica al disegno, passando per italiano e scienze. I risultati sono stati entusiasmanti.
Il gioco “Calamithockey” della 4C del Manzoni di Lesmo è una sorta di subbuteo dell’hockey in cui il disco è un magnete che viaggia su una superficie metallica. Il “Battivirus” della 5E della primaria Sant’Alessandro di Monza è un’invenzione avvincente quanto elaborata. All’interno di una torretta, bisogna essere capaci di fare cascare le sfere, rappresentanti i virus, all’interno dei secchielli – pensati come contenitori del vaccino in grado di sconfiggerli –, muovendole dall’alto attraverso delle siringhe magnetiche.
È il secondo anno consecutivo che il comprensivo Koiné trionfa tra le quinte. "A scuola è da tre anni che stiamo lavorando molto sulle materie STEM – commenta Anna Guglielmetti, dirigente scolastico dell’Ic Koiné di Monza –. Io ci tengo tanto, essendo ingegnere. Gli alunni di tutte le scuole del comprensivo sviluppano il “design thinking”, la capacità di realizzare qualcosa di tipo meccanico con materiale povero, e lavorano sul coding".