ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Incubo baby gang a Giussano: ragazzino di 13 anni accerchiato e picchiato per la giacca griffata

I carabinieri sono risaliti agli aggressori, ancora una volta minorenni. Il fenomeno dilaga in Brianza: dal centro di Monza fino a Muggiò e Desio. A Verano quattordicenni in azione al supermercato e fuori dall’oratorio

A Lissone un 17enne è stato aggredito per il cellulare e il monopattino

A Lissone un 17enne è stato aggredito per il cellulare e il monopattino

Giussano – Si sono divertiti, al luna park, i tre minorenni che si sono fatti gioco di un ragazzino tredicenne, mettendolo nel mirino, accerchiandolo, picchiandolo e prendendosi come premio la sua giacca. Si sono sicuramente divertiti e se ne sono andati felici e contenti. Ma adesso che sono stati identificati e denunciati dai carabinieri, macchiando il loro “curriculum“, avranno meno da sorridere, sicuramente. E più da riflettere.

L’episodio, purtroppo un film già visto e rivisto nella realtà di tutti i giorni, è accaduto a Giussano. È lunedi 7 ottobre, nei giorni della festa patronale, quando il tredicenne decide di andare al luna park di via Cafarelli, temporaneamente attrezzato in città. Un classico luogo di ritrovo per adolescenti e ragazzi, anche in altri paesi, per stare insieme, godersi qualche giostra. Ma anche, a volte, una zona franca, dove mettere in atto comportamenti di prevaricazione e violenza.

Il ragazzo è in compagnia di due amici, un ragazzo e una ragazza. A un certo punto si avvicinano tre giovani, sconosciuti. Fanno focus sul tredicenne e, appena è un po’ distanziato dagli amici, partono all’attacco. Lo avvicinano e gli intimano di spogliarsi della giacca: è un giubbotto Armani, dal valore di circa 300 euro. Il malcapitato si rifiuta. Non inizia nessuna trattativa. Uno degli aggressori lo colpisce con un sonoro schiaffo al volto. L’adolescente prova a darsi alla fuga, ma viene inseguito, raggiunto e circondato. Senza esitazione, lo colpiscono ancora e poi gli portano via la giacca.

“Non farti mai più vedere qui”, gli dicono, in sostanza, prima di allontanarsi.  La vittima prende il cellulare e avvisa subito la madre, che prontamente allerta i carabinieri. I militari della stazione di Giussano si mobilitano, arrivano sul posto in pochi minuti, ascoltano il ragazzo e avviano le indagini. Delineano un primo identikit dei tre fuggitivi. Poi, anche grazie ad altre testimonianze e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, riescono a identificarli. Il principale aggressore risulta essere un diciassettenne residente a Mariano Comense. I suoi complici, un sedicenne e un quindicenne, concittadini. Sono tutti e tre studenti. La vittima ha un occhio nero, ma la famiglia sceglie di non andare in ospedale. Il giubbotto è stato recuperato e restituito al ragazzino. Sulla base delle risultanze investigative, è stata data comunicazione all’autorità giudiziaria presso il Tribunale per i minorenni di Milano.

I casi di baby gang in azione, purtroppo, negli ultimi mesi sono stati copiosi, in Brianza, tenendo impegnati carabinieri, polizia e polizia locale. Uno dei teatri privilegiati, ad esempio, le stazioni ferroviarie. In quella di Lissone, di recente, un diciassettenne è stato accerchiato e aggredito con calci e pugni da quattro minorenni, che gli hanno rapinato il cellulare e un monopattino. Anche in quel caso i carabinieri sono riusciti a identificarli e fermarli.

A Verano Brianza alcuni minorenni, intorno ai 14 anni, si sono resi pessimi protagonisti di una serie di rapine e di tentate rapine nei pressi di un oratorio e di un supermercato della città. Episodi non sono mancati nemmeno a Monza, con la baby gang anche in questo caso formata da quattro ragazzi che imperversava nel centro storico, a Desio e Muggiò.