
Alberto Pagnoncelli, titolare del Bar Brianteo
Monza- Si trova in via Pitagora 4 il Bar Brianteo. Conosciuto anni addietro a Monza come Bar Latteria, tra vari passaggi di gestione è un punto di riferimento per la zona dalla metà del secolo scorso fino ai giorni nostri. Punto di forza apprezzato dai residenti, la vendita dei biglietti dell’autobus.
Oggi il titolare è Alberto Pagnoncelli, che se ne occupa da una decina d’anni, dopo decenni di esperienze a Vimercate, Carate e Bellusco. Il bar è aperto dalle 7 del mattino, quando accoglie operai e impiegati della zona che vengono per un cappuccino e brioche prima di andare al lavoro, e poi prosegue fino alle 20. Nel corso della giornata i frequentatori cambiano. L’ora di punta è quella dell’aperitivo che può essere con un bianchino o una birra. A volte i clienti sono un po’ "vivaci", come li chiama il signor Alberto, che ha affisso alle pareti dei locali i cartelli che invitano a tenere un comportamento adeguato e a moderare il tono della voce: alzando un po’ il gomito, si sa, i toni tendono ad alzarsi e gli animi ad accalorarsi.
Via Pitagora è una traversa di via Cavallotti, nella parte più lontana dal centro, in direzione di San Fruttuoso. La zona è spesso presidiata alle forze dell’ordine che vegliano sulla quiete dei residenti. Il Bar Brianteo è appena defilato su via Pitagora e contribuisce a rendere vivo quell’angolo di quartiere che altrimenti sarebbe anonimo. Dopo la chiusura del Cinema Metropol, la parte terminale di via Cavallotti e a cascata via Pitagora, hanno perso numerosi frequentatori.
Per fortuna qui si trova la piscina di Triante, che porta movimento dall’esterno ed avventori sempre nuovi per il bar e i negozi dei dintorni. Verso mezzogiorno entrano operai e impiegati dai cantieri vicini. "Ho fame – dice un signore che ha l’aria di aver lavorato sodo – hai qualcosa da mangiare?".
Per mezzogiorno Alberto prepara i panini freschi con cotto e fontina, oppure con il salame dei colli brianzoli, o ancora una scelta fra tre primi da scaldare sul posto o a casa: tagliatelle cacio e pepe, il tradizionale risotto alla monzese con la luganega o i classici spaghetti alla carbonara. Il bar svolge la sua più tradizionale funzione di punto di incontro che agevola la socialità di quartiere.
A metà mattina si formano capannelli di anziani che discutono dei problemi sociali e si lanciano in invettive politiche e partitiche, ricordando i vecchi tempi, quando i partiti c’erano davvero.
Nei mesi scorsi il bar era popolato da una piccola folla di commentatori, tutti esperti di politica estera e strateghi da Risiko che esprimevano i loro giudizi sulla conduzione della guerra, l’opportunità di sostenere questa o quella parte e le più curiose teorie geopolitiche e sociologiche. In questi giorni l’argomento più fruibile a tappeto che appassiona gli utenti del bar, dopo un bianchino o due, è la vicenda dell’orsa del Trentino. Oppure si entra per sfogarsi dei problemi quotidiani, dell’incertezza sul futuro e delle tasse troppo alte. Segue una birretta consolatoria e poi ciascuno torna alle sue occupazioni quotidiane.