SONIA RONCONI
Cronaca

"Basta con ladri e spacciatori". Presidio in Snia

Sono un centinaio i varedesi che sabato prossimo organizzano un presidio contro il degrado e l’illegalità in via Umberto 1...

Sono un centinaio i varedesi che sabato prossimo organizzano un presidio contro il degrado e l’illegalità in via Umberto 1...

Sono un centinaio i varedesi che sabato prossimo organizzano un presidio contro il degrado e l’illegalità in via Umberto 1...

Sono un centinaio i varedesi che sabato prossimo organizzano un presidio contro il degrado e l’illegalità in via Umberto 1 al civico 69 all’entrata dell’ex Snia. "Invitiamo tutti coloro che amano Varedo a venire a questo incontro - spiega Gabriele Sozzani - che sarà pacifico, ma determinante per dire “basta“ a questo degrado che arriva dall’area ex Snia, divenuto luogo di spaccio, dormitorio per extracomunitari e punto d’incontro della criminalità. Alla luce dei continui fatti di cronaca riguardanti l‘ex stabilimento Snia di Varedo, abbiamo scelto di organizzare questa manifestazione. Siamo lontani dalla politica e da ogni schieramento, abbiamo deciso di scendere in strada per far giungere un grido d’aiuto alle istituzioni". Sozzani spiega che hanno seguito una procedura della Prefettura chiedendo di organizzare una manifestazione con tanto di volantini e striscioni. "Chiediamo di tutelare l’area ormai ridotta a un livello di degrado allarmante. In quel luogo c’è il parco delle Rimembranze ma purtroppo le famiglie hanno paura a frequentarlo. La sera nessuno passa dalla zona - bacchetta Sozzani -. Non è possibile vivere in questa angoscia. Troppi concittadini sono stati derubati nelle loro case, o nelle automobili. C’è un giro di pusher che fa paura. Il 1° marzo alcuni concittadini porteranno la loro testimonianza di furti, rapine e altri episodi sgradevoli. Troppe promesse negli anni di riqualificazione dell’area e troppa criminalità che ci induce a dire “basta!“. Non possiamo permettere a spacciatori e tossicodipendenti di tenere sotto scacco un’intera comunità. Temiamo per la nostra incolumità e per quella dei nostri famigliari".

Sonia Ronconi