
di Antonio Caccamo
No al motocross nei boschi del Parco dei Colli Briantei. Insorgono gli ambientalisti contro l’invasione dei mezzi a motore a spese di ciclisti, camminatori e persone a cavallo. Le associazioni che si occupano dell’area protetta chiedono ai sindaci se non di vietare i sentieri alle motociclette almeno di regolamentarne l’uso. E anche più controlli, coinvolgendo le guardie ecologiche volontarie dei parchi vicini. Sul piede di guerra sono l’Associazione Colli Briantei, Circolo "Gaia" Legambiente e Gruppo Micologico Naturalistico di Usmate Velate, Associazione sentieri e cascine e il gruppo Valle Nava di Casatenovo.
Il singolare problema è esploso con il lockdown. "Forse perché costretti a casa dalle limitazioni, in molti hanno riscoperto il piacere e il valore di una passeggiata in aperta campagna e per boschi". Nel lungo anno pandemico la piccola oasi verde tra Camparada, Arcore e Usmate Velate ha fatto la differenza: "ha permesso di respirare e alleviare un po’ le tensioni di mesi difficili", spiegano i volontari che da anni curano i sentieri e i boschi "mai come oggi li vediamo percorsi da un gran numero di persone: chi per rilassarsi, chi per fare attività fisica, chi per scattare qualche fotografia, chi per fare un pic-nic in famiglia: i frequentatori sono molti più di un anno fa".
Poi però nell’area protetta ci vanno pure le moto "che rovinano i sentieri, recano danno alla fauna dei nostri boschi, distruggono la quiete di tutti gli altri". Gli ambientalisti in una lettera parlano di "motociclisti con atteggiamenti arroganti nei confronti degli altri frequentatori o che si aggirano illegalmente senza targa, così un giorno che per disgrazia dovesse capitare un incidente, lo archivieremo come provocato da ignoti.
Ma anche fatte salve targhe e buona educazione il problema resta". Siamo in Brianza, terra ad alta densità abitativa, dove i pochi spazi verdi rimasti vicino a paesi e città "devono poter essere fruiti in sicurezza da tutti". In conclusione: "le attività di motocrossenduro non sono compatibili con la tutela della natura né con i legittimi interessi di chi frequenta campi e boschi senza arrecare fastidio o danno agli altri". Da qui l’appello ai Comuni di vigilare "coinvolgendo le Guardie ecologiche volontarie dei Parchi vicini e con apposite ordinanze o regolamenti definire in modo chiaro e pubblico le modalità di fruizione dei sentieri".
Il parco dei Colli Briantei occupa un pezzo di Brianza collinare di ben 550 ettari e si estende tra il Parco della Valle del Lambro e quello del Molgora. Si cammina tra boschi e campi coltivati. Non mancano le zone umide come il Laghettone e il Laghettino, laghi nei boschi di Bernate.