La sconfitta casalinga di venerdì sera contro il Novara lascia il Renate al secondo posto in classifica ancora secondo ma col dente avvelenatissimo nei confronti della direzione arbitrale della signora Marotta che non concede un penalty e, beffa delle beffe, sul capovolgimento di fronte arriva il gol partita del Novara. A prendere le difese della società è il direttore generale Massimo Crippa, restio alle interviste, ma che affida il suo pensiero a una nota stampa pubblicata nel weekend sui canali ufficiali nerazzurri.
Venerdì sera il primo a parlare era stato il vice di Luciano Foschi, Gioacchino Adamo. Ora tocca alla società. Che non ci sta. Crippa parla a nome di Gigi Spreafico (insieme nella foto) e tira in ballo anche il fatto che a Meda ci sia un ambiente troppo quieto. "È impossibile che non venga assegnato un rigore del genere. Laddove non vede il direttore di gara, devono essere i collaboratori ad assumersi la responsabilità, perché si tratta di un fallo che è stato visto da tutti, nonché ammesso dagli stessi avversari al termine della gara.
Perdere una partita per un episodio del genere fa male. Come società AC Renate siamo stanchi di subire ciclicamente episodi tanto negativi e palesi, che rovinano la partita e che soprattutto si verificano sempre a Meda — dove non c’è pubblico e non ci sono pressioni. Mi domando che piega avrebbe preso la gara, dopo una decisione del genere, in uno stadio stracolmo di gente". Intanto il Renate immagazzina la terza sconfitta nelle ultime quattro gare, interrompere il trend sarà fondamentale se si vuole restare in alto. La squadra è già al lavoro per preparare il match di sabato contro l’Atalanta Under 23.