
Berlusconi, un mito per un produttore monzese che ha lavorato in Mediaset per 10 anni
"Era il 1983 e il mio desiderio più grande era poter visitare gli studi televisivi di Milano Due, ma lei, dottor Berlusconi, ha fatto molto, molto di più... non solo ha colorato la mia adolescenza con gli show, i quiz, i grandi film e i personaggi più amati, ma ha reso possibile un sogno: quello di poter lavorare in tv, per 10 anni in Mediaset e da 16 anni in Endemol. Le vorrò bene per sempre". A parlare così è Edmondo Conti, produttore televisivo, monzese. "Ero un bambino di 12 anni. Ero innamorato della televisione, Mike Bongiorno, Corrado, Raimondo Vianello… e così chiesi di portarmi a Milano 2, per vedere da vicino quei magici posti da cui usciva tutto…. Berlusconi era un mito: quando lo vidi, mi feci coraggio e gli chiesi un autografo". Non immaginava che da lì la sua vita sarebbe svoltata.
Nel 1998, Edmondo Conti entrò a Mediaset dalla porta principale. Come autore televisivo, prima a Buona Domenica e addetto alla produzione di Canale 5. "Berlusconi lascia un grande vuoto nella televisione: ha sempre voluto provare personaggi e programmi nuovi, aveva un gusto estetico straordinario per farci sognare". Aneddoti? "Andai una volta nella sua villa di Arcore, nella sala dove si tenevano le cosiddette “cene eleganti”, alle pareti aveva appeso un dipinto che raffigurava una Monnalisa nuda. E mi disse: non vorrei che in Tribunale mi accusassero di averla spogliata io…".
Dario Crippa