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Besana (Monza e Brianza) – Con i suoi 20 metri d’altezza, un fusto del diametro di 176 centimetri alla base e una chioma di enorme ampiezza è uno tra gli alberi monumentali di maggior valore storico, botanico, culturale e paesaggistico in Italia, tanto da essere stato scelto nel 2013 per rappresentare l’intera Lombardia nel Giardino dei Patriarchi dell’Unità d’Italia a Roma. Lì, a Villa Quintili, nel Parco archeologico dell’Appia Antica, è stata infatti piantata una sua talea, nell’ambito di un progetto curato dall’Ispra insieme al ministero dell’Ambiente, che ha riunito talee ricavate dai 20 alberi monumentali più significativi di tutta la Penisola, uno per ogni regione.
In Brianza è famosissimo e ogni primavera alla sua fioritura sono centinaia le persone che arrivano per ammirarlo: visitatori però non sempre molto rispettosi né della pianta né del luogo. Così ora scatteranno nuove misure di tutela per il ciliegio monumentale di Besana, con una serie di interventi di protezione e monitoraggio dell’albero secolare, anche in vista dell’ormai prossima fioritura e della nuova calata di curiosi.
A farsi carico delle opere necessarie a salvaguardare la pianta, che sorge in località Cascina Casanesca, nella frazione di Vergo Zoccorino, saranno la cooperativa Demetra e la società Impala: la prima eseguirà i lavori, la seconda li finanzierà. È quanto stabilito dalla convenzione appena siglata in municipio a Besana, alla presenza del sindaco Emanuele Pozzoli, da Marco Ciceri, presidente del Parco Regionale della Valle del Lambro, sul cui territorio si trova la pianta, e dai rappresentanti di Demetra, Impala e della società Frumens, proprietaria del terreno privato su cui svetta l’albero. L’accordo, che durerà un anno e potrà essere rinnovato, intende rafforzare la tutela del ciliegio secolare, inserito nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia e definito “un patrimonio di grande pregio naturalistico e culturale del territorio”.
“A ogni fioritura, in primavera, tra marzo e aprile a seconda del clima - raccontano dal Parco -, centinaia di persone arrivano in visita a Besana” per vedere lo spettacolo di questo ciliegio monumentale, che è un prunus avium. “Non sempre, purtroppo, in questi anni i comportamenti dei visitatori sono stati rispettosi del ciliegio e del luogo - spiegano dal Parco Valle Lambro -. Nonostante la presenza in tali periodi di volontari e forze dell’ordine per garantire la corretta fruizione dell’area, l’impatto dell’elevato numero di visitatori non è più sostenibile con le modalità attuali. Negli anni il ciliegio è stato meta di visite sempre più frequenti, affollate e incontrollate, che hanno provocato danni alla pianta e ai terreni agricoli circostanti”. Da analisi sulle condizioni del ciliegio “sono emersi numerosi fattori di criticità”.
Da qui i nuovi interventi previsti per la messa in sicurezza della pianta monumentale, oltre alla posa nel periodo di fioritura di una recinzione mobile a protezione: le attività consisteranno nella pulizia da rovi e infestanti nell’area sotto la chioma, in una potatura di contenimento e alleggerimento, nel consolidamento dei fusti principali e delle branche più esposte. Sarà realizzata una staccionata attorno alla pianta per preservare la zona del colletto e una seconda staccionata di 50 metri, in corda, attorno all’area del ciliegio. Il Parco Valle Lambro, dal canto suo, metterà a disposizione le guardie ecologiche per sorvegliare la situazione nel periodo di maggior afflusso di visitatori.