di Martino Agostoni
Non cambiano tasse e tariffe, e anche la novità del cosiddetto Canone Unico non farà variare la pressione fiscale, la spesa della città è stata adeguata al periodo di emergenza con stanziamenti per aiuti sociali e sostegno alla crisi, mentre calano ancora le risorse per gli investimenti in opere pubbliche e manutenzioni. È stato presentato ieri in Consiglio comunale il primo bilancio di Monza preparato considerando lo scenario dell’emergenza Covid.
Si tratta di una manovra che, nonostante il periodo d’emergenza, presenta numeri generali senza particolari stravolgimenti e in linea con i bilanci degli ultimi anni, dal valore complessivo di 550 milioni di euro (erano 558 nel 2020) con una spesa corrente di 134,1 milioni di euro (136,7 nel 2020) e un piano di investimenti nel 2021 di 20,7 milioni (26,2 nel 2020). Un segno di crisi può essere visto nel calo del gettito delle entrate tributarie che il Comune prevede di incassare quest’anno: il bilancio di previsione considera i contribuenti monzesi più poveri dell’anno scorso tanto che arriveranno a pagare 88,6 milioni tra tasse, tributi, imposte e canoni comunali rispetto ai 97,3 milioni del 2020. E può sembrare un segnale di un periodo d’emergenza anche il modo con cui viene in parte compensato questo calo perché, per la prima volta da anni, aumentano i trasferimenti da parte dello Stato e della Regione a favore del municipio, passando dai 9,2 milioni del 2020 ai 12,9 milioni previsti nel 2021. Il resto è compensato con il taglio di 2,6 milioni della spesa corrente, un aumento delle entrate in conto capitale (da 14,7 milioni del 2020 a 16 milioni) e pochi ulteriori accorgimenti negli altri titoli di bilancio, mentre è stato scelto di non toccare le leve fiscali. Tutte le aliquote per Imu, Tasi e addizionale Irpef per il 2021 restano invariate, compresa la soglia di esenzione per l’addizione Irpef a 12mila euro di reddito annuo, mentre viene introdotta la novità prevista dalla Legge di Bilancio 2020 che istituisce il Canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria. Si tratta del cosiddetto Canone unico che si sostituisce alla tassa di occupazione Tosap, all’imposta comunale sulla pubblicità e le affissioni e a quella dei rifiuti dei mercati: il gettito previsto per il 2021 è di 3,5 milioni e, spiega una nota del Comune, "non determinerà a carico degli utenti nessun aumento rispetto a quanto versato nel 2020".
Aiuti sociali e alle famiglie: oltre 29 milioni complessivi divisi in 8,6 milioni per i minori e asili nido, 8,5 milioni per la disabilità, 2,1 milioni per gli anziani, 4,1 milioni per soggetti a rischio esclusione sociale, 1,7 milioni per il diritto alla casa e 4,5 milioni per servizi sociosanitari e sociali. "La pandemia tuttora in corso ha segnato indelebilmente la storia e il bilancio degli Enti locali e di conseguenza anche le politiche economiche della nostra amministrazione per il prossimo triennio - commentano il sindaco Dario Allevi e l’assessore al Bilancio Rosa Maria Lo Verso -. È comunque grande la soddisfazione di riuscire a presentare un documento che non prevede alcun aumento di imposte e riesce a garantire i servizi essenziali".