BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Bono sfila Arcore al centrosinistra Palma battuta per un pugno di voti

Solo 117 schede separano il vincitore dall’ex assessora, decisivo per l’avvocato l’appoggio delle frazioni. In cima all’agenda Pedemontana: "Con gli altri Comuni per migliorare il più possibile un’opera che si farà"

di Barbara Calderola

Col 50,86% contro il 49,14, il centrodestra espugna Arcore. Dopo 10 anni a Villa Borromeo il Pd deve cedere lo scettro a Maurizio Bono, e il feudo berlusconiano torna ai conservatori.

Spoglio ad alta tensione, fra il vincitore e la sconfitta ci sono 117 voti: è il seggio delle alluvioni, il numero 12, viale Lombardia e dintorni, a segnare la distanza fra l’avvocato e Paola Palma, l’assessora uscente alla scuola e alla cultura che alla fine deve arrendersi all’intraprendenza dell’outsider.

Quelle 70 lunghezze di vantaggio su di lei nelle zona delle vasche volano hanno aperto la strada al risultato finale. Per il neo sindaco è un’emozione fortissima: "Correvo per vincere, ma farcela sul serio è indescrivibile". Scorre i numeri che arrivano ufficiosamente dai rappresentanti di lista senza mai infierire sull’avversaria. Anzi. La prima cosa che dice quando arriva il sigillo dell’ufficialità, sarà lui a sedere sulla poltrona più pesante del Comune, è che "Palma si è battuta con grande coraggio e che chiederà a lei e a Luca Monguzzi, il terzo classificato che aveva stretto un apparentamento con la candidata, di sedersi al suo fianco sulle partite più importanti".

"Voglio aprire una nuova stagione nei rapporti con l’opposizione", annuncia il primo cittadino. A regalargli la vittoria sono state le frazioni, come al primo turno, Bernate soprattutto, ha creduto in lui e nelle sue promesse "di un’Arcore diversa". Dribbla sull’intesa stretta dagli avversari per metterlo all’angolo, ormai ce l’ha fatta e non vale più la pena di puntualizzare.

Promette che il primo dossier da affrontare sarà Pedemontana, "di concerto con Vimercate e gli altri comuni della zona per migliorare il più possibile un’opera che si farà. Dobbiamo lavorare insieme per limitarne l’effetto sulle nostre comunità e non raccontare che possiamo riavvolgere il nastro".

La prima uscita invece sarà nelle scuole: "Voglio visitarle tutte". Contemporaneamente, si concentrerà "sulle soluzioni tampone per limitare il traffico da adottare subito in attesa di un piano più complessivo lungo le due direttrici critiche: Usmate-Monza, Villasanta-Cascina del Bruno". Per spuntarla in campagna elettorale ha scommesso tutto "sull’assenza di programmazione" del centrosinistra e ora assicura che continuerà a studiare ogni problema "ascoltando la città".

Questa forse è la chiave del successo e le preferenze uscite dalle urne confermano che battere i quartieri palmo a palmo ha pagato.