REDAZIONE MONZA BRIANZA

Bovisio Masciago, uccide il compagno in una lite. I vicini: “Litigavano sempre”

Marco Magagna colpito a morte da Stella Boggio. Stanchi dei continui litigi della coppia, i condomini avevano persino scritto una lettera all’amministratore per protestare

Marco Magagna, 38 anni, e Stella Boggio, di 33: i due convivevano anche se non stabilmente nell’appartamento di lei

Marco Magagna, 38 anni, e Stella Boggio, di 33: i due convivevano anche se non stabilmente nell’appartamento di lei

Bovisio Masciago (Monza Brianza), 8 gennaio 2025 – “Mi ha aggredita e mi sono difesa”. Con queste parole Stella Boggio, 33 anni di Limbiate, ha spiegato ai carabinieri il suo gesto nel cuore della notte nella mansarda di un condominio di Bovisio Masciago: una coltellata in pieno petto al compagno Marco Magagna, 38 anni, fatale.

Il condominio di via Tonale a Bovisio Masciago. A destra Stella Boggio, 33 anni
Il condominio di via Tonale a Bovisio Masciago. A destra Stella Boggio, 33 anni

Una notte di orrore, quella tra lunedì e martedì, nel grande condominio costruito di recente in via Tonale 22, davanti alla scuola della cittadina brianzola che conta circa 16mila abitanti.

Sono passate da poco le 2.30, quando alla centrale dei carabinieri squilla il telefono. Dall’altra parte c’è una giovane donna in preda all’agitazione, che dice di avere accoltellato il compagno. La giovane donna piange, racconta che lui è ferito, sanguina e spiega che lo ha colpito con un coltello da cucina in pieno petto dopo una brutta discussione. L’avrebbe fatto per difendersi dalle percosse subìte.

Stella Boggio, 33 anni compiuti lo scorso novembre
Stella Boggio, 33 anni compiuti lo scorso novembre

Un solo fendente, ma tanto violento da fare accasciare il compagno a terra nel soggiorno della mansarda. Stanca, avrebbe spiegato, delle violenze fisiche e verbali che quotidianamente avvenivano, per colpa del presunto abuso di alcol da parte dell’uomo, tra le pareti domestiche al quarto piano dove la coppia conviveva, seppure non in maniera stabile, dal mese di maggio. Quando i carabinieri arrivano con i soccorritori del 118, possono solo constatare la morte dell’uomo. La portano in caserma e la interrogano. È accusata di omicidio.

Secondo quanto emerso, sembra che tra i due il rapporto fosse diventato molto turbolento negli ultimi tempi, anche se, allo stato attuale, non risulterebbero denunce. Due, invece, gli interventi da parte delle forze dell’ordine su richiesta dei vicini di casa, come risulta agli atti in possesso degli inquirenti.

A San Vittore

La donna è stata dichiarata in stato di arresto dai militari intervenuti e ascoltata dal pubblico ministero di turno: dopo essere stata sentita per ore è stata trasferita nel carcere di San Vittore.

Le indagini, condotte dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Desio, sono in corso per accertare con precisione la dinamica dei fatti. Stanno indagando nel passato della coppia per scoprire se, alle spalle di una così violenta azione, vi siano anche vicende di maltrattamenti. Quel che è certo è che i vicini, sentiti dagli inquirenti, hanno raccontato di avere sentito spesso grida e rumori forti provenire dall’appartamento di via Tonale, dove la coppia – lui operaio, lei interior designer, con una piccola esperienza da modella per alcuni workshop fotografici in città – viveva con un cane dal maggio del 2024.

Il bimbo di lei

Il bimbo di 8 anni che Stella aveva avuto da una precedente relazione, infatti, non abitava con la mamma e il compagno. Ieri, verso mezzogiorno, sono passati da casa i genitori della donna, testa bassa, volti disperati e camminata rapida.

Stella Boggio assieme al figlio durante una vacanza all'isola d'Elba
Stella Boggio assieme al figlio durante una vacanza all'isola d'Elba

Non facevano che litigare – spiega una vicina – i residenti della palazzina A erano disperati. Qui ce ne sono sei e loro vivono al quarto piano, nella mansarda. Erano così stanchi delle urla della coppia che hanno persino scritto una lettera all’amministratore per protestare”.

“Io abito al primo piano – racconta un giovane appena rientrato da scuola – li ho visti poco. So che tutti i residenti erano nervosi, perché era una coppia molto litigiosa. Avevano un cane di grosse dimensioni e una volta in ascensore mia madre ha avuto una discussione con lei proprio per l’animale, ma tutto qui. Per il resto non ho neppure sentito le sirene la scorsa notte”.

Il complesso residenziale ha due ingressi ed è piuttosto grande, molte persone hanno sentito le sirene, ma hanno saputo dell’accaduto solo nella mattina di martedì.