BARBARA APICELLA
Cronaca

Polizia di Stato, in Brianza arrivano i rinforzi

L’annuncio del viceministro dell’Interno: "Trenta nuovi agenti entro aprile, altri 50 nei prossimi anni"

Il viceministro dell’Interno, Matteo Mauri al tavolo sulla sicurezza nella sede della Pref

Monza, 25 gennaio 2020 - In Brianza arrivano rinforzi, l’organico della Polizia di Stato sarà allargato: entro aprile arriveranno trenta nuovi agenti e altri cinquanta nei prossimi anni. L’annuncio da Matteo Mauri, viceministro dell’Interno, ieri in visita a Monza.

La mattina in Prefettura per un tavolo sulla sicurezza insieme alla prefetta Patrizia Palmisano, ai vertici delle forze dell’ordine, al presidente della Provincia Luca Santambrogio e al sindaco Dario Allevi. Un’occasione per fare il punto della situazione sulla sicurezza in Brianza, ma anche per raccogliere le esigenze del territorio. "Qui in Brianza le forze dell’ordine operano in modo coordinato – spiega -. A livello nazionale i dati sui reati sono in diminuzione, ma se la sicurezza reale sta migliorando, lo stesso non vale per la sicurezza percepita. Per stare al fianco dei cittadini dobbiamo comprendere le loro paure e riuscire a risolverle".

A livello locale gli esempi di mancanza di sicurezza non mancano. In primis quello del Parco della Groane, in mano ai pusher. "Le forze dell’ordine stanno già eseguendo un lavoro egregio - commenta -. È necessario contrastare gli spacciatori e bonificare l’area, facendola tornare a vivere".

Il problema dello spaccio riguarda anche la stazione di Monza; rispetto al passato grazie alla presenza dei militari dell’operazione Strade Sicure gli spacciatori si sono allontanati trasferendosi, però, ai giardinetti di via Azzone Visconti. "A Monza e in Brianza le forze dell’ordine stanno facendo un grande presidio contro lo spaccio di droga – aggiunge Mauri -. Negli ultimi anni è aumentato il consumo ed è diminuita l’età. È importante intervenire prima che diventi un’emergenza".

Si è parlato anche della chiusura del comando della Polstrada di Seregno, attuando il decreto ministeriale del gennaio 2019 che con l’istituzione della Questura prevedeva il distaccamento della Stradale a Monza. "Una scelta non attribuibile all’attuale gestione del Ministero – precisa Mauri -. Gli agenti della Polstrada continuano ad essere operativi sul territorio brianzolo. Accolgo con favore l’idea del sindaco di Seregno di portare in città il distaccamento della Polfer".

Durante il tavolo di lavoro il viceministro Mauri ha affrontato anche il tema della criminalità organizzata radicata in Brianza. "Solo essendo consapevoli del problema lo si può affrontare e risolvere – aggiunge -. È un cancro che mangia l’economia sana del Paese, una mafia in giacca e cravatta che provoca seri danni".

La promessa dell’arrivo di nuovi agenti è stata accolta positivamente da Gigi Ponti, consigliere regionale del Pd. "L’impegno del Governo nel riconoscere maggiore attenzione a Monza e alla sua provincia è un riconoscimento significativo dell’importanza economica e sociale del territorio - afferma -. Attenzione che significa più personale qualificato nei presidi territoriali delle forze dell’ordine e sinergie più efficaci tra le istituzioni e i cittadini. Siamo soddisfatti che le nostre richieste siano state finalmente accolte. Siamo soddisfatti che si sia affrontato anche il nodo della sicurezza legata al trasporto ferroviario. Alle scelte di chi sbagliando linea ha puntato solo sui tagli per risparmiare senza fare analisi approfondite dei flussi, si sono purtroppo aggiunti gli episodi criminali.

Per questo siamo rinfrancati dalla decisione del Governo di intervenire anche sui nodi del trasporto brianzolo". Il presidente della Provincia Luca Santambrogio, infine, ha portato all’attenzione del viceministro l’eventuale arrivo di nuovi migranti e la loro dislocazione negli hub di Agrate, Carate e Limbiate. "Il modello dell’accoglienza diffusa in Brianza è risultata la formula più utilizzata – commenta -. Nelle nostre strutture gravitano circa 200 ospiti che al momento non sono inseriti in progetti di integrazione. Conoscere l’evoluzione dei flussi è fondamentale per mettere in campo una riorganizzazione più mirata degli spazi di proprietà provinciale, consapevoli di dover garantire l’equilibrio tra le esigenza di accoglienza e la percezione di sicurezza dei cittadini".