di Barbara Apicella
Brianzatende ha acquistato l’area ex Mellin.
L’annuncio alcune settimane fa, accolto con gioia soprattutto per il progetto di rilancio industriale (quindi nuovi posti di lavoro) di quell’area che dall’inizio degli anni Duemila è ormai abbandonata.
Sull’area che da quasi vent’anni è dismessa sorgeranno i nuovi capannoni per lo stoccaggio, e un impianto di verniciatura ecosostenibile. Dopo quasi due decenni di abbandono per l’area industriale di via Galilei arriva una seconda vita.
Era infatti il 2002 quando la nota azienda specializzata nella produzione di prodotti per l’infanzia aveva chiuso i battenti in Brianza. Oggi, a quasi vent’anni, quell’area ormai abbandonata torna a vivere. Alcune settimane fa Brianzatende, azienda brianzola leader nel settore della produzione di tendaggi, ha annunciato l’acquisto dell’intero comparto.
Per quel polo industriale ormai dimenticato sta per iniziare una seconda vita. Su quell’area di circa 10mila metri quadrati di ampiezza verranno realizzati nuovi capannoni di stoccaggio e un modernissimo impianto di verniciatura totalmente green.
Un intervento di restyling, sotto il segno dell’ecosostenibilità, che in parte porterà alla demolizione di alcuni capannoni. Ma soprattutto sarà un’occasione per il rilancio di quell’area, e per nuove assunzioni. Il tutto, secondo il primo cronoprogramma, avverrà entro l’inizio del 2022.
Brianzatende è la fotografia di un’azienda che, in piena emergenza sanitaria, ha comunque portato a casa risultati molto importanti, e guarda al futuro con il piede sull’acceleratore. E la scelta di acquistare la grande area dismessa di Carnate è la dimostrazione degli importanti progetti per un immediato ampliamento dell’attività.
"Abbiamo raggiunto grandi obiettivi - si legge sulla pagina Facebook - Stiamo ampliando la nostra rete di negozi e assumendo nuove risorse.
La pandemia non ha frenato il nostro progresso determinato dal piano industriale della famiglia Radaelli, oltre che da una nuova visione della casa.
Traguardi importanti resi possibili malgrado le difficoltà del momento, dettata dalla carenza delle materie prime che sta caratterizzando il nostro comporto in questi ultimi mesi".