Brianzole d’adozione. Lo shopping in centro e la capitana azzurra col fidanzato a Carate

Gli allenamenti all’Arena e le colazioni nel centro storico "Spesso le persone si fermano a salutare. Questo affetto è bello".

Brianzole d’adozione. Lo shopping in centro e la capitana azzurra col fidanzato a Carate

Da sinistra Myriam Sylla Alessia Orro e Anna Danesi all’incontro voluto da Comune e Provincia in Villa Reale

Alessia Orro, Anna Danesi e Myriam Sylla non sono solo tre straordinarie campionesse della pallavolo, ma anche ragazze piene di vita che hanno consolidato tra loro e con le altre compagne di club e nazionale rapporti umani speciali, perché dettati dalle stesse esigenze e dagli stessi limiti.

Accanto agli allenamenti, alle partite e agli altri impegni sportivi, c’è un territorio che vivono quotidianamente, tra Monza e Milano. Tutte e tre, per motivi diversi, apprezzano molto la Brianza e il suo capoluogo.

La Orro vive a Monza da ormai 5 anni, da quando cioè ha iniziato la sua avventura al Vero Volley, dove adesso è capitana. È sarda di origine, di Oristano, ma da quando ha 13 anni vive in Lombardia, avendo girato diverse città. Per questo si dice anche un po’ lombarda d’adozione, e parecchio legata a questa regione e alla città in cui vive.

"A Monza mi sento a casa – chiarisce la palleggiatrice della Nazionale – è una citta che frequento e che vivo. Mi piace per diverse ragioni: è vicina a Milano, è movimentata ma non troppo, ha un centro storico bello e piacevole da girare. Mi piace andare per negozi, fare colazione e brunch nei locali, e spesso faccio giri con le mie compagne di squadra. Non abbiamo tempo di fare amicizie nuove, e allora viviamo molto intensamente tra di noi". La gente di Monza ormai la conosce bene. "Spesso si fermano persone a salutarmi – dice sorridendo –. Mi chiedono “Ciao Alessia, tutto bene?“. E io quasi sempre non so nemmeno chi mi stia parlando, ma rispondo e saluto volentieri. Questo affetto è bello".

Anna Danesi in Brianza ha addirittura trovato l’amore. "Il mio fidanzato è di Carate – rivela la capitana della Nazionale –. Questa è una provincia che mi piace tantissimo. Ha tanto verde, dei bellissimi paesaggi, e si mangia bene. Adoro fare le passeggiate nel verde, e la giro molto con il mio ragazzo. Sto pensando un giorno di venire a vivere qui, magari a fine carriera". Per lei quello di quest’anno è un ritorno al Vero Volley, dove ha passato ben tre stagioni prima di trasferirsi per due anni al Novara.

"Ho ritrovato tante compagne di squadra dei miei passati tre anni, per cui il riambientamento è stato molto semplice – chiarisce la campionessa –, siamo un gruppo affiatato e unito". Un affiatamento confermato anche da Myriam Sylla. "Mi piace molto il legame che abbiamo creato all’interno della squadra – confessa la schiacciatrice –, io sono qui da tre anni e mi trovo molto bene. Questo spirito di gruppo mi fa rimanere con convinzione, consapevole degli importanti obiettivi che abbiamo da raggiungere".

A differenza delle colleghe medagliate, non ha avuto modo di viversi a fondo Monza e provincia, anche se dice di "frequentarla per il poco che riesco", dal momento che gli allenamenti della squadra sono quasi sempre all’Arena di Monza (e ogni tanto anche qualche partita, le quali perlopiù sono invece all’Allianz Cloud di Milano).

Ciò che però tiene a sottolineare è la sportività del pubblico monzese, che la colpì molto da avversaria. "Quando giocavo nel Conegliano apprezzai davvero moltissimo la calorosità del tifo del Vero Volley – confessa –. Nonostante si trattasse di una semifinale di scudetto, il pubblico fu molto corretto e quando vincemmo ci applaudì sportivamente. Anche per questo ho pensato di venire qui".

Alessandro Salemi