"Bruciato il 75% del suolo, stop al Pgt del cemento"

Biassono Civica critica il Pgt di Biassono per il fabbisogno abitativo e il consumo di suolo e propone riduzioni, ma le proposte vengono respinte. Critiche anche sul traffico e sulle scelte scolastiche.

"Bruciato il 75% del suolo, stop al Pgt del cemento"

"Bruciato il 75% del suolo, stop al Pgt del cemento"

"Un Pgt senza coraggio e, per alcuni versi, basato anche su presupposti abbastanza discutibili". Il gruppo consiliare di Biassono Civica non risparmia critiche alla maggioranza per l’adozione del Piano di governo del territorio.

Angela Galbiati, Nicoletta Cesana e Domenico Dosa partono dai numeri. "Innanzitutto – spiegano – siamo fortemente contrari al fabbisogno abitativo indicato dallo strumento urbanistico in discussione. La popolazione è in forte frenata, ma secondo il Pgt servono altri 191 alloggi. Adesso 130 sono già programmati, quindi per gli estensori bisogna aggiungerne ancora una sessantina. A nostro avviso, invece, dividendo la popolazione stimata per il numero medio di componenti per famiglia, servono in tutto 63 alloggi, ovvero 67 in meno rispetto ai 130 già programmati". Biassono Civica collega questi dati anche al consumo di suolo: "Biassono è al 75,3 per cento contro una media provinciale del 54 per cento – aggiungono i tre consiglieri –. Ispra, inoltre, ci dice che tra il 2006 e il 2022 sono stati consumati altri 10 ettari, pari a 14 campi di calcio. Il fenomeno, insomma, non è stato ereditato, bensì è ancora in corso. Noi, abbiamo chiesto di ridurre di altri 30mila metri quadrati in aggiunta a quanto già stabilito dalla legge. Ci vuole più coraggio. La nostra proposta, però, è stata bocciata". Sui numeri, infine, la lista civica ha molto da ridire anche per quanto riguarda il traffico in paese. "Secondo la maggioranza – spiegano – il Pgt dovrebbe comportare un aumento del 15 per cento, bilanciato da un –20 per cento che a loro dire sarà assorbito da Pedemontana. Lo studio si basa sul piano del traffico del 2022 con rilevazioni effettuate a ottobre e novembre 2020 durante il periodo Covid. Ha senso?". Da Biassono Civica, infine, critiche per le scelte sulla scuola: "Diciamo no al polo scolastico in via Locatelli – concludono – e alla cessione della scuola di Sant’Andrea ai privati per costruire abitazioni di pregio. Due errori gravi oltre a una conseguenza sottovalutata: Biassono sempre più snaturata con abitazioni a sviluppo verticale. Resta il centro storico? No, ormai da lì vanno via sia i residenti sia i commercianti".

Gualfrido Galimberti