CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Brugherio tra sviluppo e paletti. L’invito ad aziende e famiglie: "C’è ancora spazio per crescere"

Nelle linee guida del nuovo Pgt convivono taglio del consumo di suolo e duemila abitanti in più. Sul tavolo il nodo della trasformazione della Candy da polo produttivo in hub logistico.

Nelle linee guida del nuovo Pgt convivono taglio del consumo di suolo e duemila abitanti in più. Sul tavolo il nodo della trasformazione della Candy da polo produttivo in hub logistico.

Nelle linee guida del nuovo Pgt convivono taglio del consumo di suolo e duemila abitanti in più. Sul tavolo il nodo della trasformazione della Candy da polo produttivo in hub logistico.

Una città a misura di famiglie e di aziende che vogliano svilupparsi. Queste le linee guida della Variante al Piano di governo del territorio (Pgt) di Brugherio, in un primo documento votato dalla giunta Assi e che prenderà forma nei prossimi mesi, per essere adottato a fine 2025.

Il primo gennaio 2023 i brugheresi erano 38.518, secondo i dati del Centro Studi PIM (Programmazione Intercomunale dell’area Metropolitana), con un’ipotesi di crescita fino a 40mila abitanti: soprattutto popolazione adulta proveniente da Milano. Di questi, il 9% sono stranieri, soprattutto famiglie con figli grandi, che riproducono il modello dell’azienda familiare, vincente per lo sviluppo degli anni ‘50 e ‘60. "Quindi – spiega il sindaco Roberto Assi – il nostro Pgt si ripromette di connettere i quartieri e i loro servizi: accessibilità verso le scuole, diverse a ridosso di viale Lombardia o della tangenziale, collegamento con oratori e centri sportivi da ripotenziare, centri di divulgazione culturale, di erogazione di prestazioni sociali e sanitarie e servizi per gli anziani".

Qualsiasi risorsa della città diventa strumento del Pgt, dalla Fondazione Piseri, che gestisce l’omonima scuola di musica, all’Azienda speciale farmacie comunali. Diversi quartieri sono cresciuti, altri si sono fermati. Da riscoprire e rivalorizzare le centralissime vie Tre Re e via Dante, dove buona parte dei negozi ha chiuso. Se da un lato le normative parlano di contenimento del 37% delle volumetrie delle possibili aree edificabili, il sindaco fa un distinguo: "La domanda di servizi implica sempre consumo di suolo. È necessario uno studio sistemico sullo sviluppo equilibrato della città".

Per ridurre il consumo di suolo si prediligeranno accordi con proprietari di poche macro aree, piuttosto che con molte aree piccole. L’amministrazione sta contattando Terna, per capire se necessita ancora di tutto lo spazio produttivo utilizzato nei decenni scorsi. Il prossimo 14 marzo è previsto un nuovo incontro con i vertici di Candy, in Provincia, per capire che ne sarà della precedente convenzione e quali compensazioni sono disposti a offrire per la realizzazione della logistica.

Fra le strategie, l’intenzione di incentivare la formazione di complessi industriali, per innovazione, formazione e collaborazione tra imprese; facilitare la trasformazione e l’espansione delle attività economiche, semplificando le normative per favorire la flessibilità delle destinazioni d’uso degli immobili, così da attirare nuove attività e aumentare l’occupazione. Parallelamente, l’intenzione è di sostenere e rivitalizzare il commercio di vicinato contro l’espansione selvaggia dei centri commerciali.