Sul piano fiscale non sono previsti aumenti per i cittadini, mentre i dipendenti che individueranno casi di evasione saranno premiati. Resta però l’interrogativo Tari: i conti si faranno ad aprile, quando si metterà mano al nuovo piano economico-finanziario. Sarà in quella sede che si concerteranno i costi del servizio rifiuti tra impresa Sangalli e Comune, con un piano delle spese che sarà presentato dal gestore e poi controllato e verificato dall’amministrazione.
Solo a quel punto potrà essere modulato il costo della Tari, rispetto cui il vicesindaco e assessore al Bilancio Egidio Longoni non ritiene ancora opportuno sbilanciarsi in previsioni. Allo stato attuale le tasse diminuiscono. Dall’1 gennaio, infatti, è stata alzata la soglia di esenzione totale dell’addizionale Irpef per i contribuenti, dai 12mila euro di reddito annuo di prima, ai 15mila euro attuali. I cittadini monzesi esentati dal pagamento sono così passati da 23 a 28mila, anche se parallelamente si procederà a un controllo della Guardia di Finanza (grazie a un protocollo firmato col Comune) per verificare l’esattezza di quanto dichiarato, accertando così se tutti siano effettivamente meritevoli dell’esenzione. Con questo stesso spirito si sta lavorando a un maggiore recupero di risorse dall’evasione e dall’elusione fiscale. L’amministrazione ha deciso di concedere premialità ai dipendenti dell’Ufficio tributi - ma anche degli altri uffici comunali - che riescono a rilevare casi di evasione o elusione del fisco (controllo che però per legge è permesso solo sull’incassato, cioè su quanto non versato o non dichiarato negli anni precedenti). Un lieve aumento dei costi i cittadini lo avranno però per le spese delle mense scolastiche, a partire dal prossimo anno, dovuto al rincaro dei generi alimentari. Il Comune si è impegnato a una copertura maggiore dei costi del servizio, dal 42% dell’anno scorso al 46% di quest’anno, ma nonostante ciò le famiglie saranno chiamate a pagare qualcosa in più, con una forbice di aumento che va da +0,09 centesimi a +0,49 centesimi per pasto, a seconda dell’Isee. Aumentano invece del 10% il Cup (Canone unico patrimoniale) e il canone per la pubblicità, che interesserà soprattutto attività commerciali con spazi all’esterno e cartelloni pubblicitari, collegato all’aumento del valore degli immobili monzesi. Anche questo sarà utile a recuperare la riduzione di trasferimenti dallo Stato al Comune di Monza, che per quest’anno si attesta a 900mila, e diventerà di 1,1 milioni a partire dal 2026.
A.S.