STEFANIA TOTARO
Cronaca

Calcio Monza, lunedì l'asta giudiziaria

Voci di cordate brianzole, ma anche di imprenditori svizzeri, russi e arabi

Primo obiettivo saldare il debito sportivo per iscriversi al campionato

Monza, 14 giugno 2015 - E' fissata per domani alle 11 l'asta giudiziaria per la vendita del fallito Calcio Monza. Base d'asta 624mila euro, con un rilancio minimo di 20mila euro. 

Massimo riserbo dei giudici e dei curatori fallimentari Elisabetta Brugnoni e Giuseppe Nicosia sull'eventuale presentazione di buste con offerte di acquisto.

Se l'asta andasse deserta, come probabile per far abbassare la posta in palio, si tornerà dal giudice il 17 e il 19 giugno.

In questi giorni si sono rincorse indiscrezioni sull'interessamento di cordate di imprenditori nostrani (titolari di altri club calcistici brianzoli minori ma anche imprenditori puri) ma anche svizzeri, russi e arabi.

Però quello che conta per il Tribunale non sono i proclami ma i documenti scritti nero su bianco e le garanzie per l'acquisto del Calcio Monza.

Il primo obiettivo della vendita è infatti quello di saldare il debito sportivo del Calcio Monza che ammonta a 2 milioni e 400 mila euro circa (contro un patrimonio sportivo e di attrezzature di 624 mila euro) che, tolto l'importo della fideiussione di 600 mila euro già versato per la precedente iscrizione al campionato, potrebbe scendere da 2,4 a 1,8 milioni di euro.

Di altri 200 mila euro circa il debito si sarebbe abbassato per l'addio dell'allenatore Fulvio Pea, si é accordato con i curatori fallimentari per rinunciare all'80% di ciò che aveva pattuito con la società.

Se la sua decisione di rinunciare a parte del credito dovesse venire seguita anche dai giocatori e altri componenti dello staff tecnico, il debito sportivo potrebbe scendere ancora un po'.

Intanto il Comune di Monza, uno dei più forti creditori della società sportiva fallita, a cui si sono rivolti i curatori fallimentari per chiedere la proroga di un anno per l'utilizzo del centro sportivo Monzello e dello stadio Brianteo, ha mandato una lettera al Tribunale dicendosi disposto a discutere di un utilizzo temporaneo in attesa del nuovo bando per la concessione.