
Paolo Monga ha realizzato le immagini del calendario artistico dedicato ai luoghi rappresentativi di Monza
È dedicato a Paolo Monga, monzese classe 1964, il CalendArte, calendario artistico prodotto da Totem Immobiliare. Per l’occasione Monga, architetto e pittore autodidatta (perfezionatosi con la maestra Francesca Guffanti), ha creato una serie di dodici tavole interamente ambientate nella “sua“ Monza, con inquadrature inedite. Monga è noto in città per alcuni murales di grandi dimensioni, come quello in via Biancamano che ripercorre attimi di vita quotidiana del quartiere. "La nostra esistenza – riflette l’artista – è sempre più scandita e condizionata dall’innovazione tecnologica, dai modelli e dai ritmi quotidiani. In questo divenire a volte perdiamo l’essenza della vita umana. Bisogna guardare sempre avanti, ma anche sapersi fermare e prendersi tempo per pensare". Si comincia con il mese di gennaio, dove ha riprodotto l’Arengario e la Sirenetta della fontana. A febbraio il monumento ai caduti di piazza Trento e Trieste si inserisce come elemento di movimento nella prospettiva ad angolo del palazzo dell’Upim, estremamente squadrato. Monga usa la tecnica a olio con la mano esatta dell’architetto, in un linguaggio artistico iperreale, mentre gli elementi monumentali, che rendono i luoghi riconoscibili, muovono l’opera.
Costringe chi guarda il calendario a fermarsi in angoli di Monza in cui si passa di fretta in auto, come Villa Galbiati in via Arosio, sede di un’impresa storica. I dettagli neoclassici vengono raccontati a pennello, con dovizia fotografica di particolari, come l’edificio post-moderno alle sue spalle, mentre gli alberi a lato muovono la scena. Ad aprile Monga ritrae un palazzo di corso Milano e la testata del distributore che rischia di scomparire con il cantiere della metropolitana. Il lunario artistico 2025 diventerà così testimone di un’epoca. A maggio un altro palazzo post-moderno e a giugno un altro murale in viale Romagna. A luglio l’artista sceglie un tributo al Monza in Serie A, a cui aggiunge una parte di murale progettato per lo stadio e mai realizzato. Ad agosto propone lo Scrittore nel Parco, mentre settembre è intitolato “Monza in pista“, con le frecce tricolori e l’auto di Senna: "All’epoca ero grande tifoso di Senna", ricorda l’artista. Per ottobre ritorna un’immagine più classica di via Lambro e della Casa della luna rosa, mentre a novembre Monga si sposta nel suo quartiere, ritraendo uno scorcio della chiesa di San Biagio, per terminare a dicembre con l’architettura fascista del palazzo delle Generali, progettato dall’architetto Bartezaghi.