CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

CalendArte 2025: Paolo Monga celebra Monza con dodici opere inedite

Il CalendArte 2025 di Totem Immobiliare presenta dodici tavole di Paolo Monga, raffiguranti scorci inediti di Monza.

Paolo Monga ha realizzato le immagini del calendario artistico dedicato ai luoghi rappresentativi di Monza

Paolo Monga ha realizzato le immagini del calendario artistico dedicato ai luoghi rappresentativi di Monza

È dedicato a Paolo Monga, monzese classe 1964, il CalendArte, calendario artistico prodotto da Totem Immobiliare. Per l’occasione Monga, architetto e pittore autodidatta (perfezionatosi con la maestra Francesca Guffanti), ha creato una serie di dodici tavole interamente ambientate nella “sua“ Monza, con inquadrature inedite. Monga è noto in città per alcuni murales di grandi dimensioni, come quello in via Biancamano che ripercorre attimi di vita quotidiana del quartiere. "La nostra esistenza – riflette l’artista – è sempre più scandita e condizionata dall’innovazione tecnologica, dai modelli e dai ritmi quotidiani. In questo divenire a volte perdiamo l’essenza della vita umana. Bisogna guardare sempre avanti, ma anche sapersi fermare e prendersi tempo per pensare". Si comincia con il mese di gennaio, dove ha riprodotto l’Arengario e la Sirenetta della fontana. A febbraio il monumento ai caduti di piazza Trento e Trieste si inserisce come elemento di movimento nella prospettiva ad angolo del palazzo dell’Upim, estremamente squadrato. Monga usa la tecnica a olio con la mano esatta dell’architetto, in un linguaggio artistico iperreale, mentre gli elementi monumentali, che rendono i luoghi riconoscibili, muovono l’opera.

Costringe chi guarda il calendario a fermarsi in angoli di Monza in cui si passa di fretta in auto, come Villa Galbiati in via Arosio, sede di un’impresa storica. I dettagli neoclassici vengono raccontati a pennello, con dovizia fotografica di particolari, come l’edificio post-moderno alle sue spalle, mentre gli alberi a lato muovono la scena. Ad aprile Monga ritrae un palazzo di corso Milano e la testata del distributore che rischia di scomparire con il cantiere della metropolitana. Il lunario artistico 2025 diventerà così testimone di un’epoca. A maggio un altro palazzo post-moderno e a giugno un altro murale in viale Romagna. A luglio l’artista sceglie un tributo al Monza in Serie A, a cui aggiunge una parte di murale progettato per lo stadio e mai realizzato. Ad agosto propone lo Scrittore nel Parco, mentre settembre è intitolato “Monza in pista“, con le frecce tricolori e l’auto di Senna: "All’epoca ero grande tifoso di Senna", ricorda l’artista. Per ottobre ritorna un’immagine più classica di via Lambro e della Casa della luna rosa, mentre a novembre Monga si sposta nel suo quartiere, ritraendo uno scorcio della chiesa di San Biagio, per terminare a dicembre con l’architettura fascista del palazzo delle Generali, progettato dall’architetto Bartezaghi.