di Cristina Bertolini
Figlia d’arte, un diploma alla scuola di ballo dell’Accademia della Scala, per poi trovare se stessa nel canto. È Camilla Esposito, 22 anni, che durante il lockdown ha scritto la sua prima canzone “Perché se resti”, con il nome d’arte di “Millaè” tra ricordo di una storia passata e mai superata che torna a galla e le emozioni del confinamento forzato. "Non avrei mai detto che avrei scritto una canzone - racconta - ma durante la solitudine le emozioni si amplificano".
Camilla è di Biassono, ha sempre cantato con il papà Giuseppe, assicuratore di mestiere, ma performer per vocazione e per anni titolare del locale monzese “Scatafascio”. Nei momenti liberi Camilla si sedeva al pianoforte, cantava e suonava; una passione rimasta nel cassetto per tanto tempo, durante lo studio in Scala dal 2010 al 2017, un anno di impegno fra Teatro alla Scala e Ballet de Catalunia, a Barcellona. "Due anni fa ho fatto l’audizione alla Musical academy di Milano, al Teatro Nazionale. Mi hanno accettata e ho studiato lì due anni. Mi ha dato tanto, ora mi sento un’altra persona e sono sicura che la musica è la mia strada, anche se la danza è sempre con me e continuo ad allenarmi: il mio sogno è di avere un ruolo in un musical". “Perché se resti” è un brano tra melodico e rap. Suonando insieme a papà Giuseppe è nata la prima parte quella melodica, uscita così... di getto. Le parole sono venute a galla dall’anima; poi la produzione “Energia records” le ha suggerito di pensare a un breve inserto rap e funziona: ha superato le 1100 visualizzazioni sul canale YouTube “Millaè Official”.