Le pecorelle sono state le prime ad arrivare, sotto l’Arengario: bimbi con la mantellina bianca tempestata di fiocchi di bambagia hanno sfilato fra lo stupore dei passanti. Intanto i compagni divisi in gruppetti partivano da diversi punti del centro: i bambini della scuola dell’infanzia con indosso i costumi tipici dei personaggi del presepe, dai pastoreli ai fornai, gli alunni della primaria con un maglione bianco o rosso, mentre in testa sfoggiavano una coroncina oro o argento, fatta con festoni dell’albero di Natale. Direzione Duomo, davanti all’altare. Quasi 250 bambini in corteo (con fratellini, genitori, zii, nonni e amici al seguito) per dare vita ieri al tradizionale presepe vivente del Collegio Bianconi di Monza. Sotto la guida dell’insegnante di musica Stefania Ballabio e della preside Adriana Villa, i bambini hanno intonato alcuni classici della tradizione natalizia, italiana e internazionale. Con la maestra di lingue, Vanessa Tidon, che ha fornito la sua consulenza per imparare al meglio le canzoni in inglese. "“El burrito sabanero“ era il mio brano preferito", ha confessato con gli occhi luccicanti Elisabetta. “Joy to the world” quella che ha emozionato di più Gregorio.
Gesti e coreografie sincronizzate, mentre in prima fila c’erano due genitori con figlioletto di poche settimane a impersonare Maria, Giuseppe e il bambinello. I genitori hanno assicurato il proprio contributo vestendo i panni di centurioni romani e re Magi (compreso un papà di origini africane a dare corpo a uno statuario Baldassarre). Chiusura di cerimonia con gli auguri recitati dai bambini in tutte le lingue del Mondo, dall’italiano al cinese, dal russo all’arabo, nella speranza che il loro messaggio di pace arrivi a tutti. “El lucerito mananero ilumina mi sendero”, hanno cantato i bimbi del Bianconi.
Dario Crippa