MARCO GALVANI
Cronaca

Monza, il Gran Premio delle ruspe nel cantiere dell’autodromo: "Gara senza soste"

Nonostante il maltempo, i nuovi sottopassi stanno prendendo forma. "L’obiettivo è finire entro maggio, anche con varianti tecnologiche"

Lavori all'autodromo di Monza

Monza – Il Paddock 2 è un canyon tra montagne di macerie. Pietre, sabbia, pezzi di pista e blocchi di cordoli. Si lavora su 78mila metri quadrati di superficie di pista di F1, i nuovi sottopassi avranno uno sviluppo lineare di 136 metri, mentre le rampe saranno lunghe 470 metri. Ora della fine dei lavori saranno demoliti 16mila metri cubi di pista, 6mila metri cubi di opere in calcestruzzo e verranno scavati circa 100mila metri cubi per i sottopassi. La maggior parte (16mila metri cubi soltanto da demolizioni e fresature) viene lavorata direttamente sul posto per poi essere riutilizzata.

È un viavai continuo di camion che si muovono tra i vari cantieri aperti in autodromo. Gru, ruspe e squadre di operai lavorano senza sosta. Ci si ferma solo di notte. C’è da recuperare il tempo perso in burocrazia e maltempo che hanno rallentato la marcia del faraonico intervento di ammodernamento del circuito della Formula 1. "Lavori estremamente complessi che portiamo avanti con la collaborazione di tutti, a cominciare dal Comune di Monza", le parole di Agelo Sticchi Damiani, presidente di Aci Italia. Ingegnere da 54 anni, "non sottostimo le difficoltà, anche la prossima settimana tornerò a Monza per controllare lo stato di avanzamento del cantiere. Anche perché non possiamo certo spostare di una settimana il Gran premio". E le settimane corrono.

L’impegno è di riuscire a completare i nuovi sottopassi e l’asfaltatura dei 5.793 metri di pista entro la fine di maggio. Il 27, per la precisione. Poi, come chiesto dalla Fia, occorre attendere 60 giorni per far riposare il tappeto di asfalto prima dell’ispezione per l’omologazione del circuito. E il mese di agosto sarà sfruttato per gommare la pista. Prima di allora, in autodromo “correranno“ soltanto gli operai: complessivamente ce ne saranno circa 150, a seconda dei turni e delle necessità. Anche di accelerazione per rispettare i tempi. Tanto che c’è la disponibilità dell’impresa a lavorare fino a tre turni, quindi 24 ore su 24 e sette giorni su sette.

La missione è ambiziosa. La costruzione del nuovo sottopasso con cui collegare il viale di ingresso a Vedano con i piazzali della Parabolica procede spedita, così come la demolizione e la ricostruzione del tunnel vicino alla Piscina e dei due passaggi che portano su viale Mirabello: accoglieranno sia auto a doppio senso sia il ’traffico’ ciclopedonale su due livelli differenti. Resteranno le due storiche passerelle sempre lungo il rettilineo che corre verso la Parabolica e, almeno ancora per quest’anno, anche i due sovrappassi installati per il Gp 2023 in zona Prima Variante e Variante Ascari. Una volta completati i sottopassi e riasfaltata la pista, sarà riqualificato anche il viale d’accesso da Vedano con l’obiettivo di dotare l’autodromo di un ingresso più rappresentativo e funzionale. Resterà, invece, così com’è - a parte un intervento più che altro estetico - il cosiddetto ‘sottopasso dei box’ che sarà riservato soltanto ai tifosi a piedi.

Ma "mentre si lavora su quel fronte – chiarisce il presidente di Aci – stiamo gestendo anche la progettazione delle nuove tribune e la copertura della palazzina dei box. Non è soltanto una questione estetica, di prestigio e di immagine. È anche un discorso funzionale, per migliorare l’offerta delle hospitality e dare maggiore soddisfazione al promoter. Un elemento che, evidentemente, nella sua concretezza gioca un ruolo importante nella trattativa" per continuare ad avere Monza nel calendario del Mondiale di F1 anche oltre la scadenza dell’attuale accordo nel 2025. Ovvero, già l’anno prossimo.