BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Caos in Consiglio comunale. E arrivano i carabinieri

Inchiesta sull’edilizia sospetta, volano parole grosse e minacce in aula. Esplode la rabbia delle 24 famiglie a cui sono state sequestrate le case pagate.

Bufera in Consiglio comunale dopo l’inchiesta sull’edilizia

Bufera in Consiglio comunale dopo l’inchiesta sull’edilizia

Tensione altissima in aula a Usmate. A fine seduta i carabinieri scortano sindaco e assessori dai cittadini di via Manara che hanno perso soldi e casa nel sequestro delle abitazioni pagate e congelate dal giudice nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che scuote il Comune. Un gruppo di famiglie si è presentato in Consiglio e sono volate parole grosse. "Non è un clima sereno", sottolinea Lisa Mandelli, primo cittadino. La minoranza chiede di nuovo le sue dimissioni, la maggioranza, invece, denuncia insulti e offese che "vanno avanti da anni contro di noi". "Vogliono che me ne vada, ormai è un mantra. Non mi riconoscono, ma dicono che dovrei lasciare. C’è un corto circuito", aggiunge il sindaco. Il suo gruppo denuncia parolacce ed epiteti "con i quali ci apostrofano e non certo da adesso. Ma quanto è accaduto durante e dopo la seduta di martedì segna il punto più basso mai registrato nel nostro parlamentino - spiega ‘Per Usmate Velate’, la lista alla guida dell’amministrazione -. I consiglieri di opposizione hanno urlato, ‘Sindaco l’aspettano gli acquirenti di via Manara’.

Un tono inappropriato al ruolo e alla responsabilità che si dovrebbe avere". "Siamo esterrefatti di come Mandelli sia letteralmente fuggita dal confronto - replica il centrodestra -. Purtroppo dal primo cittadino nessuna collaborazione per le famiglie disperate al netto di parole di circostanza verso chi, a causa della mala gestione dell’ufficio tecnico, ha perso l’abitazione". Al centro di tutto, l’indagine per presunte mazzette sull’edilizia che da giugno 2023 fa fibrillare il Municipio. Ma non solo. È pendente anche la richiesta di riconteggio dei voti che sarà esaminata dal Tar l’8 ottobre. Mentre all’orizzonte potrebbe profilarsi un ricorso in Cassazione del costruttore Alberto Riva, ai domiciliari, come l’ex funzionario Antonio Colombo al quale avrebbe pagato bustarelle per ottenere permessi a costruire truccati. Uno dei quali proprio in via Manara. Da qui il sequestro confermato dal Riesame il 9 settembre che ha gettato 24 famiglie che nello sconforto. Per sostenerle si è spesa anche la parrocchia.