Carate Brianza (Monza e Brianza) – Un coltello in tasca, pronto all’uso. Un’arma cosiddetta bianca ma capace di uccidere. Da tenere a portata di mano non soltanto a scopo intimidatorio ma anche per agire. Per fare male, tanto. Chissà per quale motivo. Ce l’aveva anche il ragazzo che qualche giorno fa ha ferito un coetaneo, davanti a una fermata dell’autobus, prima di entrare a scuola, normalmente, come tutti i giorni, come se nulla fosse successo. E con il coltello sporco di sangue gettato per strada, prima di raggiungere i compagni in classe. L’incredibile – ma purtroppo ormai ordinaria – vicenda, è avvenuta a Carate Brianza. Con protagonisti un 16enne, l’aggressore, fermato dai carabinieri della locale stazione e denunciato a piede libero con la triplice accusa di minaccia, lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma bianca. E un altro studente di 17 anni, la vittima, che è finito all’ospedale, per una vistosa ferita alla mano, con una prognosi di quindici giorni. Poteva andare anche molto peggio, vista la dinamica che gli uomini dell’Arma hanno ricostruito grazie al racconto del ragazzo ferito e del suo aggressore.
Il fatto è andato in scena nella mattinata di lunedì 25 aprile, ma è emerso solo adesso, a conclusione delle indagini e dei riscontri effettuati dai carabinieri. Sono le 8 di mattina circa, in viale Brianza a Carate sul quale si affacciano due istituti superiori con centinaia di ragazzi da tutto il circondario e anche dalla vicina provincia di Lecco. Da qui, da Casatenovo per la precisione, arriva il 16enne. Che si ritrova davanti a una delle fermate degli autobus lungo l’arteria, insieme a un gruppetto di altri studenti. C’è un viavai di ragazzi e anche di automobilisti, in una zona molto trafficata a quell’ora. Il giovane è in un gruppetto formato da quattro coetanei. A un certo punto iniziano a litigare, per futili motivi.
Cose di poco conto, da ragazzi, forse uno sguardo di troppo, un affronto o uno screzio, ma tanto da far scattare una scintilla nella mente del 16enne. Che prende il coltello e lo punta contro l’avversario. È il panico. Dalle parole, passa ai fatti e cerca di colpire il “rivale“. Il 17enne prova a difendersi e riesce a coprirsi la pancia con la mano, che rimane ferita. Alcuni testimoni allertano subito i soccorsi. Sul posto si precipitano i mezzi del 118, insieme a quelli dei carabinieri. L’aggressore si allontana ed entra a scuola, senza battere ciglio. I soccorritori trasportano il ragazzo al pronto soccorso, dove viene medicato e giudicato guaribile in quindici giorni.
Le indagini e le testimonianze raccolte consentono ai carabinieri di individuare immediatamente l’aggressore, che nel frattempo si era recato presso l’istituto scolastico che frequenta. Il 16enne, che si era disfatto del coltello prima dell’arrivo dei carabinieri, è stato accompagnato in caserma a Carate per le formalità di rito e poi affidato ai genitori. Dell’accaduto è stata data comunicazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano.