Carate Brianza (Monza Brianza) - Il gup del Tribunale di Monza Gianluca Tenchio ha condannato a 2 anni di reclusione con il rito abbreviato e al risarcimento dei danni di 3mila euro alle 3 parti civili per stalking il 'terrore' delle assistenti sociali.
Il 36enne di Carate Brianza agli inizi dello scorso dicembre era stato oggetto di un provvedimento cautelare per avere perseguitato e anche aggredito 4 impiegate dei servizi sociali del Comune, di cui 3 hanno presentato denuncia e si sono costituite parti civili con l'avvocato Paolo Pozzi. Una settimana prima il 36enne era stato chiamato invece a rispondere dei presunti maltrattamenti in famiglia. Reato per cui ha chiesto di patteggiare una pena di 2 anni convertiti in lavori socialmente utili in Legambiente, ma il giudice ha chiesto di trovare quantomeno un ente che si occupi di assistenza alle persone per il percorso di recupero.
Finora l'uomo, con svariati precedenti per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di sostanze stupefacenti, destinatario di un provvedimento del Tribunale dei Minorenni di Milano che dispone l’allontanamento dei propri 4 figli minori e della compagna dalla casa familiare e pure del divieto di avvicinamento agli uffici dei servizi sociali di Carate Brianza e alle operatrici dell’Area Minori e Famiglie, se l'è cavata con la messa alla prova per l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Durante una perquisizione a casa sua ha tentato di ostacolare l’accesso dei militari e poi di aggredirli.
Era stato posto agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima, dove la pubblica accusa chiedendo la convalida dell'arresto, aveva chiesto la misura cautelare del carcere. Il suo difensore, l'avvocata Jessica Sala, si era opposta sostenendo che il 36enne, che lavora da 14 anni, finendo dietro le sbarre avrebbe perso la casa comunale dove attualmente vive. Il giudice aveva convalidato l'arresto e disposto per l'imputato come misura di custodia cautelare l'obbligo di dimora nel paese di residenza e obbligo di firma dai carabinieri due volte al giorno. Alla fine ha ottenuto un anno e due mesi di messa alla prova, ad aiutare Legambiente per 4 ore alla settimana, ma dovrà pagare anche un risarcimento dei danni di 100 euro ciascuno ai quattro carabinieri aggrediti. Ed è tornato in libertà.