In questi giorni saranno inviate alle classi e agli studenti delle medie dei 3 istituti comprensivi della città. I ragazzi le completeranno scrivendovi il nome di una delle tante vittime delle mafie. Poi gli alunni che ancora possono svolgere didattica in presenza le appenderanno nei giardini delle scuole, mentre quelli che fanno lezione da casa creeranno una serie di immagini digitali, che possano così unire e condividere il ricordo di chi ha subìto la violenza mortale della criminalità organizzata, sensibilizzando giovani e adulti ai temi della legalità. Sono le cartoline lo strumento scelto quest’anno da Comune e scuole lissonesi per un gesto simbolico che permetta di celebrare, nonostante le restrizioni anti-Covid, la 26esima Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Un’iniziativa che punta a tenere vivi i nomi delle oltre 150 persone uccise dalla criminalità organizzata e che si affiancherà alla lettura all’aperto, sabato 20 alle 11, del lungo elenco di questi nomi, in largo Lea Garofalo, la piazza accanto alla sede Ats intitolata alla testimone di giustizia uccisa dalla ‘ndrangheta. Le cartoline inviate ai ragazzi riportano una frase di Paolo Borsellino.
Fabio Luongo