Caso Maccarani e Farfalle, l'avvocato dell'allenatrice contro i pm: “Non accettiamo lezioni di vita”

La legale Danila Di Domenico: gravissima la linea della Procura di Monza, non trovano reati e si giustificano con dichiarazioni mendaci

Emanuela Maccarani e le Farfalle

Ginnastica ritmica, Emanuela Maccarani e le Farfalle

Monza, 14 agosto 2024 – “Rimango basita dal contenuto della richiesta di archiviazione dove i pubblici ministeri, non avendo trovato alcuna rilevanza penale nei comportamenti della mia assistita, hanno pensato bene però  – al fine di giustificare un’indagine partita da dichiarazioni rese ad un giornale da un’atleta mai allenata da Emanuela Maccarani (Nina Corradini) e da altra atleta esclusa dalle olimpiadi (Anna Basta) – di dare “lezioni di vita” ad una allenatrice che di ragazze ne ha allenate centinaia. Ragazze che dicono ben altro rispetto a quanto riferito dalle accusatrici”. Una presa di posizione decisa quella di Danila Di Domenico, avvocato dell’ex ginnasta, allenatrice e commissario tecnico della nazionale di ginnastica ritmica, che era stata accusata di abusi psicologici sulle atlete. 

La legale di Maccarani ha proseguito: “Trovo gravissimo leggere dai pm che chi va avanti é solo perché resiste ai soprusi perché le ragazze della ritmica hanno dimostrato, ancora una volta, che vincono perché stanno bene e sono ragazze meravigliose che dedicano la loro vita alla realizzazione di un sogno”. Di Domenico ha poi sottolineato che “non si può arrivare a certi livelli se non si sta bene psicologicamente in primis”.

“Proprio in questo momento storico ove la violenza familiare e quella dei minori ha dei numeri preoccupanti, mi aspetterei che la procura di Monza si dedicasse con la stessa enfasi a fare 'lezioni di vita’ a chi realmente questi reati li commette. E da ultimo – ha concluso l’avvocato - la procura non ha dato alcuna rilevanza, pur avendo diverso materiale a sua disposizione, alle dichiarazioni mendaci rilasciate dalle persone offese”.

Le denunce

Maccarani era stata deferita a gennaio dalla giustizia sportiva per poi essere reintegrata successivamente come direttrice tecnica per guidare le ginnaste della nazionale. Erano state le denunce di due ex "Farfalle", Nina Corradini e Anna Basta, a far partire l'inchiesta per presunti maltrattamenti psicologici sulle atlete della squadra di ritmica della scuola internazionale di Desio (Monza), da parte dell'allenatrice Maccarani e di Tishina.

La richiesta di archiviazione

Ieri la pm di Monza Manuela Massenz, titolare del fascicolo di indagine avviato nel 2022, ha depositato la richiesta di archiviazione per entrambe le allenatrici. Dopo la medaglia di bronzo della squadra di ritmica alle Olimpiadi di Parigi 2024, Maccarani, in diretta TV, aveva detto: “Mai e poi mai avrei accompagnato una squadra olimpica se ci fosse stato un briciolo di verità rispetto a quanto accusato”. Il procedimento avviato per la dt a sua assistente dal Tribunale di Federginnastica, si era concluso con una ammonizione. La richiesta della Procura passerà ora al vaglio del Gip di Monza che deciderà se accoglierla o rigettarla.