STEFANIA TOTARO
STEFANIA TOTARO
Cronaca

Cavenago, triangolo amoroso con estorsione: chieste condanne per lei, lui e l’intermediario

Presunta vittima un commerciante 60enne, minacciato e picchiato in un incontro in hotel. I tre imputati rischiano dagli otto agli 8 anni e mezzo di carcere

Tribunale di Monza

Tribunale di Monza

Cavenago Brianza (Monza), 3 marzo 2025 - Tre richieste di condanna per il presunto triangolo amoroso con finale di estorsione: lui, lei, l'altro e nel mezzo un presunto credito di 600mila euro preteso con botte e minacce.

Per questa vicenda, che avrebbe visto vittima un commerciante di abbigliamento 60enne del Milanese e ora a processo al Tribunale di Monza, la pm monzese Emma Gambardella ha chiesto la condanna a 8 anni e mezzo di reclusione per la 50enne L.B., con cui l'uomo ha avuto una relazione sentimentale e quella a 8 anni di reclusione ciascuno per il 40enne P.U., ex della donna e P.T., un intermediario nella commissione dei reati contestati a vario titolo: estorsione, lesioni e violenza privata. Il commerciante si è costituito parte civile per ottenere un risarcimento dei danni.

I fatti contestati risalgono al 2019 e avrebbero avuto il culmine a gennaio ad un appuntamento in un hotel a Cavenago Brianza a cui si erano presentati il commerciante e la ex compagna, che avevano avuto anche degli affari in comune, rimasti in sospeso quando la donna aveva interrotto la relazione sentimentale perché chiedeva al 60enne di ufficializzare la loro storia d'amore.

"C'era da sistemare la questione di una partita di merce da 150mila euro che L.B. mi aveva proposto di acquistare da un suo ex cliente, poi ho scoperto attraverso una società dell'ex P.U., quindi ho capito che loro due erano sempre stati in rapporti. Io avevo già piazzato parte della merce, ma era arrivata piena di difetti quindi avevo dovuto restituire i soldi ai clienti e volevo rientrare dal credito - ha raccontato il 60enne davanti ai giudici - Abbiamo incontrato un presunto consulente, che poi ho scoperto essere P.T., ma poi sono entrati due uomini che si sono messi davanti alla porta per impedirmi di andarmene ed è arrivato P.U., che mi ha fatto cadere dalla sedia e mi ha riempito di calci e pugni. Mi hanno detto che dovevo coprire un debito di 600mila euro nei confronti di L.B. e mi hanno obbligato a firmare un documento per le prime due cambiali da 50mila euro ciascuna".

Il 60enne era finito al pronto soccorso ed aveva presentato denuncia ai carabinieri. Si torna in aula a maggio.