CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Monza, centraline intelligenti nelle zone inquinate: "Sarà più facile intervenire"

Partita l’installazione dei rilevatori antismog in largo Mazzini e altre quattro piazze calde. L’iniziativa fa parte del progetto di smart city , un investimento da 40 milioni in 19 anni

L’installazione delle nuove mini centraline tecnologiche è cominciata ieri

Monza – Arriva il monitoraggio dell’aria a tappeto in cinque zone della città con le centraline intelligenti. Nell’ambito del progetto di Smart city verso la transizione digitale (costo complessivo 40 milioni di euro per un contratto da 19 anni), che comprende illuminazione, passaggi pedonali e panchine intelligenti, si colloca anche il monitoraggio della qualità dell’aria in tempo reale.

Si tratta di un appalto assegnato ad Acinque, in collaborazione con A2A. Perciò in questi giorni sono in fase di installazione cinque centraline che si configurano come scatole da 20 centimetri per 20, per 10 di spessore, da assicurare ai lampioni e che rilevano la temperatura, l’umidità dell’aria, la pressione atmosferica e il particolato (Pm1, Pm2.5, e Pm 10) ogni mezz’ora. Si hanno quindi 47 rilevamenti al giorno, attraverso sensori a pannelli solari, (perciò non energivori) che alimentano una batteria (dalla vita media di 10 anni) e inviano i dati a un’apposita piattaforma che permetterà agli amministratori comunali di valutare le misure di governo del territorio adeguate.

«Per esempio – anticipa l’assessora Giada Turato – la chiusura del centro al traffico". Durante l’installazione ieri mattina in largo Mazzini si avvertiva il forte odore di gas di scarico che rende l’aria pesante e irrespirabile in una delle principale piazze della città. Secondo gli studi dell’assessorato alla viabilità, supportati anche dalle segnalazioni dei comitati di quartiere, le altre zone strategiche dove collocare le centraline per il rilevamento sono via Adda all’incrocio con via Mameli, all’angolo di via Lecco-Cantore-Libertà, all’incrocio Cavallotti-Pellettier e Taccona-Baradello.

"Questo progetto – sottolinea l’assessora alla mobilità Giada Turato – rientra in un più ampio percorso di transizione ecologica e digitale della città, verso una mobilità sostenibile. La sensoristica per raccolta dati su piattaforma ci permetterà di fare scelte mirate e di verificare l’impatto delle strategie già in essere". Tra i diversi sistemi a sensori ne verrà introdotto anche uno relativo ai posti auto, per permettere ai cittadini di conoscere la disponibilità di parcheggi in tempo reale ed evitare di girare per mezz’ora, aggiungendo sostanze inquinanti a quelle già presenti. Lo stimolo all’amministrazione è arrivato dai cittadini, insoddisfatti dai pochi rilevamenti delle centraline fisse posizionate da Arpa (Agenzia per l’ambiente) solo in largo Mazzini, nel Parco (vicino alla ex sede Rai) e in via Machiavelli, vicino alla scuola.

«Già nel 2020 – ricorda Cruciano Nasca, promotore del Comitato Aria pulita – abbiamo installato un sistema di centraline mobili (i cuidati sono stati validati da una società internazionale) che in piena pandemia aveva rilevato le “camere a gas“ della città, non solo in largo Mazzini, ma anche in via Cavallotti, via Prina e via Taccona-viale Lombardia. Abbiamo ripetuto la rilevazione nel 2023, con traffico riattivato, confermando gli stessi valori. Infatti il diossido di azoto è emesso anche dai fornelli domestici, riscaldamento, mezzi pesanti e mezzi pubblici".