
Può iniziare la "fase 3" anche per i centri diurni per disabili e, dopo oltre tre mesi di chiusura, lunedì riprenderanno le proprie attività i due Cdd comunali di via Silva e via Gallarana. Sono riaperture attese da tempo dalle famiglie con persone disabili che, come nel caso dei bambini con le scuole, non sono state considerate tra le priorità per la ripartenza dopo il lockdown da parte del governo e delle istituzioni regionali e, dall’avvio dell’emergenza sanitaria a marzo, hanno avuto un sostegno attraverso i servizi organizzati a domicilio e a distanza dal Comune dedicati alle fasce sociali più deboli.
Il 22 giugno è la data per la riapertura dei centri diurni per disabili indicata dalla normativa regionale e l’Amministrazione comunale si è preparata per far ripartire da subito le attività sociali rivolte alle persone con disabilità. In questi giorni sono state organizzate le operazioni di adeguamento degli spazi dei centri di via Silva e via Gallarana applicando le precauzioni anticontagio in vigore. Sono stati adottati i protocolli di prevenzione previsti, tra cui la verifica degli operatori e degli ospiti che torneranno a frequentare i centri attraverso i test sierologici. In collaborazione con Ats Brianza e Asst Monza, il Comune ha avviato gli screening sierologici con l’obiettivo di rendere più tranquilla e sicura per tutti la ripresa delle attività: fino a ieri erano stati eseguiti 32 prelievi nella sede di via Silva e tutti sono risultati negativi. Era presente anche l’assessore ai Servizi sociali Desirée Merlini che ha colto l’occasione per salutare le famiglie e gli operatori: "Monza è tra le prime città della Lombardia a riaprire i centri diurni – spiega una nota del sindaco Dario Allevi e dell’assessore Merlini – Un segnale di grande attenzione verso i ragazzi e una risposta concreta ai loro genitori che hanno sofferto ancora di più le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria e che ora, con queste riaperture, potranno tornare a quella normalità di cui avevano tanto bisogno".