GABRIELE BASSANI
Cronaca

Ceriano Laghetto, il comandante dei vigili "costretto" a ritornare

A novembre la festa per il suo pensionamento ma i calcoli erano sbagliati: contributi spariti e Giuseppe Sessa deve lavorare ancora per circa un anno

Il comandante Giuseppe Sessa

Ceriano  Laghetto (Monza e Brianza), 9 giugno 2020 -  Congedato alla fine dello scorso novembre, con tanto di festa in Municipio e consegna di targa di ringraziamento, l’ex comandante della Polizia locale ha scoperto di non avere maturato i requisiti per la pensione e ha dovuto rientrare in servizio. È una situazione più unica che rara quella che ha come vittima, Giuseppe Sessa, già commissario capo e responsabile del servizio di Polizia locale a Ceriano Laghetto, al termine di una carriera di oltre 40 anni in cui ha girato diversi comandi tra Brianza, Milanese e Varesotto. Lo scorso 1 dicembre , Sessa si era congedato per pensionamento. Un passaggio maturato dopo una serie di verifiche condotte con l’Inps, attraverso il un centro di assistenza fiscale. Ma, da quella data da cui si è assentato dal lavoro, scegliendo poi di continuare a collaborare anche con il Comune di Ceriano come volontario di Protezione civile, specialmente durante la fase più critica dell’emergenza coronavirus non ha mai ricevuto l’assegno di pensione. Trascorso qualc he mese , preoccupato, l’ex comandante ha iniziato le verifiche, fino a scoprire la sconcertante verità: a causa dell’inserimento errato di alcuni periodi di contribuzione a metà degli anni Ottanta, quando lavorava per un’altra amministrazione comunale, il conteggio dei contributi versa ti è risultato errato e al mo mento manca ancora quasi un anno di lavoro per poter raggiungere il pensionamento.

Una situazione con pochissimi o nessun precedente, per la quale lo stesso Giuseppe Sessa ha già fatto sapere che intende andare fino in fondo nell’accertare le responsabilità per chiedere quantomeno il risarcimento degli ultimi 6 mesi in cui è rimasto senza stipendio e senza pensione, oltre ai comprensibili danni morali. "Si è creata una situazione veramente paradossale e senza precedenti", commenta il vicesindaco Dante Cattaneo. "Giuseppe Sessa fin da subito si era messo a disposizione come volontario di Protezione civile, fornendo il suo prezioso aiuto anche nell’ emergenza coronavirus. In questo caso avrebbe potuto trovare una via d’uscita con il versamento di contributi aggiuntivi ma si è detto disponibile a tornare in servizio e per questo abbiamo deciso di reintegrarlo". Infatti il suo posto di lavoro, non era stato ancora occupato. Il diretto interessato per il momento preferisce non entrare nel merito della questione, ribadendo di essere ritornato in ufficio con voglia di mettersi a disposizione di Ceriano e limitandosi a ringraziare i tanti cittadini che gli hanno fatto avere testimonianze di affetto.