STEFANIA TOTARO
Cronaca

Cesano Maderno, maestre condannate per maltrattamenti ai bimbi: sentenza confermata anche in Appello

Alcuni piccoli alunni sarebbero stati strattonati, colpiti con sberle sulla testa, minacciati ed ingiuriati

Le immagini dei maltrattamenti

Cesano Maderno (Monza Brianza), 9 Novembre 2023 - Confermata anche in Appello la condanna delle due maestre della scuola materna 'Calastri' accusate di avere maltrattato i piccoli alunni. I giudici milanesi di secondo grado hanno avallato la sentenza del Tribunale di Monza che ha inflitto 1 anno e 10 mesi di reclusione con la pena sospesa nel processo con il rito abbreviato per maltrattamenti, falso in atto pubblico e peculato a R.T., 54 anni, di Desio e F.C., 53 anni, di Cormano, che avevano già ricevuto la misura interdittiva del divieto di esercitare l’attività di insegnante ed educatore per la durata di 9 mesi.

Le due donne erano state anche condannate all'interdizione dalla professione di insegnante per 10 mesi, oltre che a pagare un risarcimento dei danni con una provvisionale di 1000 euro ciascuna alle famiglie di una dozzina di bambini che si sono costituite parti civili.

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A denunciare le maestre ai carabinieri la stessa dirigenza scolastica dell'istituto per l'infanzia dopo avere raccolto le preoccupazioni dei genitori di alcuni alunni che avevano iniziato a manifestare strani comportamenti aggressivi o si mostravano impauriti. E

ntrambe le maestre erano accusate di concorso in maltrattamenti nei confronti degli alunni che sarebbero stati strattonati, colpiti con sberle sulla testa, minacciati ed ingiuriati. Fatti contestati da settembre 2018 fino a giugno 2019, quando le maestre erano state filmate dalle videocamere istallate dai carabinieri. Le maestre erano poi imputate di falso commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico perché avrebbero, nello stilare i profili di uscita dalla scuola materna di tre bambini, scritto informazioni non veritiere sui piccoli e le loro famiglie e anche di peculato perché si sarebbero appropriate di bottiglie di acqua, frutta e pane presenti a scuola per il pranzo e la merenda degli alunni. Le imputate hanno invece sempre negato le accuse.