SONIA RONCONI
Cronaca

Cheikh tradito da un lucernario. In Senegal lascia moglie e bimba

Giussano, provincia di Monza e Brianza, 14 gennaio: l’operaio di origini senegalesi Cheikh Ndiaie è sul tetto di un capannone...

Giussano, provincia di Monza e Brianza, 14 gennaio: l’operaio di origini senegalesi Cheikh Ndiaie è sul tetto di un capannone...

Giussano, provincia di Monza e Brianza, 14 gennaio: l’operaio di origini senegalesi Cheikh Ndiaie è sul tetto di un capannone...

Giussano, provincia di Monza e Brianza, 14 gennaio: l’operaio di origini senegalesi Cheikh Ndiaie è sul tetto di un capannone ormai in disuso, in un’azienda specializzata nella lavorazione del legname e chiusa per cessata attività da diversi anni. Il suo compito è recuperare i rottami, quando mette inavvertitamente un piede in fallo. Un lucernario, crollando, lo fatto precipitare per circa 7 metri. Cheikh muore sul colpo, a 35 anni, davanti agli occhi di altri operai, nonostante l’allerta al 118 e l’arrivo dei soccorritori della Croce Bianca.

Cheikh abitava a Cassago Brianza, zona di Oriano, nella Brianza lecchese, in un appartamento di un condominio di via San Gregorio, insieme a un fratello. Era dipendente di un’azienda di Bulciago. Era arrivato in Italia da una mezza dozzina d’anni per vivere, lavorare onestamente e guadagnare i soldi da spedire in Senegal per mantenere la moglie e la figlia di 3 anni, non per morire di lavoro. E in Senegal ritornerà. In un feretro.

Son.Ron. e D.D.S